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Conservatorio Steffani

Lo Steffani vola in Giappone e negli Stati Uniti. «L’internazionalizzazione è uno dei nostri asset portanti».

Il Conservatorio di Castelfranco protagonista globale: da San Diego a Göteborg per promuovere la mobilità accademica e il talento musicale italiano all'Expo di Osaka.

Studenti ad Osaka

La Presidente Annalisa Bisson con gli studenti del Conservatorio

Continua la missione internazionale del Conservatorio di musica “Steffani” di Castelfranco. Insieme ad altri 8 enti italiani, l’istituto musicale castellano è stato infatti scelto dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire per partecipare nel corso del 2025 a due fiere internazionali: il Nafsa di San Diego (USA) dal 27 al 30 maggio, e l’Eaie a Göteborg (Svezia) dal 9 al 12 settembre. L’evento statunitense è il più importante appuntamento mondiale dedicato all'istruzione e allo scambio internazionale, promuovendo politiche a favore della mobilità accademica e della collaborazione tra gli istituti di diversi paesi. Lo Steffani è stato scelto grazie alla notevole esperienza maturata nei diversi progetti internazionali, messi in campo con paesi extra-UE, come il Mozambico, il Senegal, la Moldavia, l’Ucraina, l’Argentina e il Brasile, riguardo ai quali il referente è il maestro Damiano Lazzaron, docente di teoria ritmica. In attesa della trasferta a stelle-e-strisce, lo Steffani è volato anche in Giappone per l’Expo 2025 di Osaka. Dal 4 al 10 maggio la Regione Veneto è stata protagonista del Padiglione Italia con una serie di eventi e manifestazioni, durante i quali si sono esibiti, con opere di Malipiero, Sollima, Wolf-Ferrari e Mule, tre studenti under-24 del conservatorio di Castelfranco: Irene Fortunato (pianoforte), Ivan Zasso (violino) e Christian Barraco (violoncello). «È un grande orgoglio per il Conservatorio Steffani aver rappresentato la Regione Veneto all'Expo di Osaka – commenta Annalisa Bisson, presidente dello Steffani – L’internazionalizzazione è uno dei nostri asset portanti. Oltre ai progetti Erasmus+, siamo capofila di un progetto PNRR triennale che coinvolge i più importanti conservatori d'Europa. L’esperienza all’Expo è stata un'ulteriore occasione di conoscenza per il pubblico asiatico del made in Italy nel campo delle arti».

(l.p.)

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