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Scuola e denatalità

Castelfranco. Il calo degli iscritti nelle scuole dell'infanzia e le strategie per contrastarlo

Gomierato: «Istituire più servizi nei plessi a rischio". Galante: «Stiamo attivando servizi dopo-scuola con società sportive»

Il calo delle nascite continua a fare sentire i suoi effetti sul mondo scolastico di Castelfranco. La vicesindaco e assessore alla scuola Marica Galante ha presentato il quadro dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia di Castelfranco per il prossimo anno scolastico 2025-2026, ossia le quattro statali (Borgo Padova, via Verdi, Largo Asiago, Campigo) e le sette paritarie (Bella Venezia, San Floriano, Salvarosa, Salvatronda, Sant’Andrea, Treville, Villarazzo).

Nonostante la vicesindaco abbia ribadito come non sembrino emergere situazioni preoccupanti in vista della futura iscrizione alle scuole primarie, dove è necessario il raggiungimento di almeno 15 alunni per formare una classe prima, il calo è evidente. Il prossimo anno scolastico varcheranno le porte delle scuole dell’infanzia 724 alunni: erano 1.006 dieci anni fa (anno scolastico 2015-2016), un calo di oltre il 28%. Purtroppo la tendenza è negativa: delle tre classi di età (2020, 2021, 2022), i bambini più piccoli sono il 13% in meno di quelli più grandi, che nel 2026 inizieranno la primaria. Quello che colpisce è inoltre come il calo degli iscritti non colpisca uniformemente le varie scuole dell’infanzia, ma ve ne siano alcune più penalizzate di altre. In particolare l’infanzia di Campigo, con soli 33 iscritti per tutt’e tre le classi d’età (Treville, la penultima come iscritti, ne ha 51, Salvarosa, la prima, 103). Fenomeno che poi si riversa anche sulle scuole primarie, dove vi sono istituti che faticano a far partire una classe prima, mentre altri ne istituiscono tranquillamente due. La minoranza in consiglio comunale spinge l’amministrazione a comprendere e, in parte, ad appianare queste disparità tra istituti, ad esempio, come proposto da Maria Gomierato (Noi la Civica) istituendo nelle situazioni più delicate quei servizi accessori che rispondano alle necessità delle famiglie, favorendo l’iscrizione dei bambini in quel determinato istituto. Su questo tema, l’assessore Galante replica: «Come amministrazione stiamo sensibilizzando le comunità frazionali per sponsorizzare la propria scuola in un’ottica di continuità. Ad esempio, anticipando e incrementando le visite che i bambini della materna fanno nella primaria della stessa frazione. Riguardo ai servizi accessori, uno dei più richiesti dai genitori è il doposcuola. Stiamo già ragionando con alcune società sportive locali, per permettere ai genitori che lo vogliono, di far svolgere ai propri figli attività sportiva all’interno della scuola, importante anche come momento di aggregazione, per poi poterli venire a prendere più tardi rispetto all’orario di uscita».

Leonardo Sernagiotto

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