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Convention Lega, Stefani: “Dal Veneto parte il futuro. Idee e comunità, non personalismi”

Il capogruppo regionale alla convention di Treviso: “ La politica è visione, non scontro tra nomi”

Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Stefani ha prima parlato di fronte a una sala gremita nello scenario della prima convention regionale della Lega, ospitata nella cornice del Museo di Santa Caterina.

Dopodiché ha tracciato le linee guida del futuro politico del movimento in Veneto ai microfoni dei giornalisti presenti.

Siamo qui non per lanciare candidature, ma per costruire il programma del domani”, ha esordito Stefani, sottolineando come l’anima della Lega sia oggi più che mai radicata nel lavoro quotidiano di oltre 450 amministratori, rappresentanti di 250 Comuni veneti, presenti alla giornata di confronto.

“Noi siamo squadra, non singoli in cerca di visibilità”

Stefani ha rimarcato il valore della collettività rispetto ai personalismi: “Il nostro movimento crede nella forza della squadra. I nostri sindaci e consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, conoscono da vicino i bisogni reali dei cittadini. Da loro vogliamo partire per scrivere il programma della prossima stagione amministrativa”.

Nessun proclama individuale, dunque, ma piuttosto la volontà di ascoltare e integrare proposte per affrontare le grandi trasformazioni sociali e tecnologiche che attendono la regione.

“Un programma nato nei territori”

Nel suo intervento, Stefani ha evidenziato l’approccio concreto del partito: “Il nostro obiettivo non è lanciare nomi, ma idee, progetti, visioni. Le sfide che ci attendono – dall’invecchiamento attivo alla natalità, dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale – si affrontano con competenza e programmazione. Non possiamo farlo se non partendo dai territori, dalle comunità locali che conosciamo profondamente”.

“Coalizione? Sì, ma con una proposta chiara e condivisa”

Pur ribadendo l’apertura alla collaborazione con le forze della coalizione di centrodestra, Stefani ha puntualizzato: “Non siamo contro nessuno, ma vogliamo portare in dote il valore della nostra classe dirigente territoriale. La Lega non si limita a partecipare: vuole proporre, costruire, guidare con responsabilità”.

“Politica significa visione, non litigi interni”

Il capogruppo ha poi rivolto un messaggio chiaro anche verso l’interno del partito: “La politica deve tornare a essere costruzione e confronto, non un’arena per guerre tra nomi. Guardiamo ai prossimi 20, 30, 50 anni, non al prossimo post su un social network. Le comunità ci chiedono soluzioni, non beghe”.

Secondo Stefani il futuro del movimento si costruisce ascoltando i cittadini, puntando sulle competenze locali e mettendo al centro i contenuti: “Il nostro modello è fatto di sindaci, assessori, consiglieri che ogni giorno lavorano per i propri cittadini. Da qui nasce la forza della Lega. Ed è da qui che ripartiamo”, ha concluso Alberto Stefani.

(Il video del nostro inviato Riccardo Musacco)

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