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Cavarzere: fusione, l’opposizione chiede di non avviare l’iter

Le forze di minoranza contrarie ad una procedura che è stata iniziata – sostengono - unilateralmente dal sindaco di Cavarzere. Ma il sindaco replica: “Cona non c’entra nulla”

È ancora botta e risposta a Cona sulla fusione tra maggioranza e minoranza. A riaprire un dibattito in realtà mai sopito ci ha pensato il gruppo di “Intesa per Cona”, con Antonio Bottin e Franco Necchio a seguito del consiglio comunale del 1° marzo scorso. I due consiglieri di opposizione hanno criticato la mancata approvazione di una mozione, presentata dal loro gruppo, “per impegnare il consiglio comunale di Cona a non dare corso all’avvio del procedimento dell’iter di fusione dei comuni di Cavarzere e Cona iniziato unilateralmente dal sindaco di Cavarzere” come spiegano. “La nostra mozione è stata respinta dalla maggioranza per opportunità politica verso il sindaco di Cavarzere – tuonano i consiglieri -. Il sindaco Aggio e la sua maggioranza, incalzata, si è espressa in modo contrario all’avvio del procedimento dell’iter di fusione tra i due comuni e non darà nessun assenso politico allo studio di fattibilità”. A rispondere è il primo cittadino Aggio, che spiega: “Cavarzere ha stanziato dei soldi propri per aggiornare lo studio di fattibilità e “Intesa per Cona” ha deciso di fare una mozione contro questa iniziativa di Cavarzere. Si tratta però di un’azione che non ha senso perché Cona in questo non c’entra nulla, pertanto non possiamo votare una delibera su qualcosa che non ci riguarda dal punto di vista tecnico. Mi spiego  meglio, la mozione è stata bocciata perché non è giurisdizione del Comune di Cona stabilire la correttezza o meno di una delibera di Cavarzere. Fosse stata una questione condivisa, anche a livello di soldi, sarebbe stato un conto, ma siccome era un’iniziativa della sola Cavarzere ed erano soldi loro, non spettava a noi intervenire”. E conclude: “Noi non ci prestiamo a certi giochetti, a pretesti messi in piedi per dare la possibilità alla minoranza di Cavarzere di attaccare politicamente il sindaco Munari. Noi ci siamo espressi contro la fusione, ma siamo rimasti fuori dalla questione politica di un’altra città”. Giorgia Gay
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