Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cavarzere: l’ex sindaco Tommasi interviene sull’impianto a biogas

Tommasi: “Quali responsabilità imputo all’amministrazione Munari? Noi abbiamo sempre detto, anche con un ordine del giorno, che non volevamo a Cavarzere un impianto del genere

“ll sindaco Munari è molto bravo a prendersi meriti non suoi e a scaricare le colpe su qualcun altro. Detto questo, ricordo che l’iter per l’approvazione dell’impianto è in capo alla Regione: l’ho sempre detto e non cambio posizione adesso che non sono più sindaco”. A voler mettere i puntini sulle i è l’ex primo cittadino Henri Tommasi, che dice la sua sul contestato impianto a biogas. “L’iter procedurale è iniziato ad aprile 2020 e forse qualcuno non si ricorda cosa stavamo vivendo in quel momento – sottolinea -. Mi si imputa la responsabilità di aver lasciato lì il progetto? Ricordo che la Regione ha tenuto tutto sospeso per quasi un anno a causa dell’emergenza Covid e l’iter è ripreso alla fine del mio mandato, con la prima conferenza dei servizi”. Ma Tommasi non fa sconti al sindaco attuale: “Quali responsabilità imputo all’amministrazione Munari? Noi abbiamo sempre detto, anche con un ordine del giorno, che non volevamo a Cavarzere un impianto del genere. Munari invece si limitava a dire che non lo voleva a Ca’ Venier. Per noi questo tipo di impianto, il primo per dimensione in Veneto, portatore solo di inquinamento e disagio, non andava fatto a Cavarzere e punto”. E prosegue: “Io in conferenza dei sindaci ho portato un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale, mentre Munari non ha portato nessun tipo di voce politica”. Altra accusa: “Munari vantava la sua vicinanza alla Lega per risollevare Cavarzere. Bene, guarda caso dopo 8 mesi dal nuovo mandato l’amministrazione regionale leghista è riuscita a far passare l’impianto in conferenza dei servizi”. Cosa fare ora? “Non è tanto il problema del ricorso al Tar, che spero possa essere positivo. Ma non basta incontrarsi tra noi, ma bisogna pensare a vere e proprie sommosse per far sentire la nostra voce agli organi regionali”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione