“La mia lista non si presenterà alle prossime elezioni ed io considero esaurita la mia esperienza nella politica attiva, anche se farò sentire la mia voce nel dibattito politico”. Esordisce così il consigliere Renato Belloni (Lista civica Alleanza per Cavarzere), veterano della politica locale, che spiega: “Le ragioni della mia scelta sono innanzitutto di carattere anagrafico ed anche perché non si può rimanere per troppi anni a difendere il territorio da una serie di minacce quando, invece, la difesa da parte di alcuni amministratori è soltanto di facciata”. Qual è il suo giudizio sull’attuale amministrazione? “Il mio giudizio è negativo sia per l’estromissione brutale di alcuni amministratori, come nel caso del professor Zulian che è stato allontanato in quanto è una persona libera, e perciò scomoda, sia perché ho capito che le critiche rivolte all’amministrazione Parisotto da parte dei politici ora al potere erano pretestuose, in quanto questa amministrazione ha realizzato quanto voleva impedire a Parisotto, mi riferisco alla costruzione dell’area di via Spalato limitrofa al cimitero, al mancato contrasto al tentativo di realizzare l’impianto per il trattamento dei rifiuti a Revoltante e al mancato controllo sull’operatività dello stesso”. Cosa auspica per il futuro di Cavarzere? Darà un appoggio esterno a qualche lista? “Sono per il rinnovamento pressoché totale della classe politica. La Lega, il M5S e una lista civica senza vecchi esponenti sono opzioni ancora non sperimentate a Cavarzere. Auspico la presenza di liste civiche con candidati nuovi, preparati, ricchi di competenze interessanti. Lungo la mia esperienza politica posso dire di non aver mai cambiato i contenuti delle mie proposte, mentre tale coerenza non l’ho vista frequentemente nei partiti ai quali, collaborando, ho dato la mia fiducia”. Secondo lei, ci sono persone che hanno operato politicamente in maniera coerente? “Sì, ci sono stati dei cittadini, anche se pochi, che hanno operato per amore del paese e senza interessi personali. Tra questi ne vorrei ricordare cinque che si sono distinti anche per la capacità di far emergere le loro posizioni e di resistere nei momenti di difficoltà: il compianto professor Franco Gregianin, il geologo Ermanno Callegari, purtroppo anche lui scomparso, il dottor Paolo Campaci, il professor Fabrizio Zulian, infine il professor Libero Frezzato”. Nicola Ruzza
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter