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Cavarzere, chiuse due scuole in un anno. Crocco: "Servono idee chiare e una programmazione reale"

La preoccupazione per le scuole di Cavarzere della consigliera Heidi Crocco: "Speriamo non valga il detto "Non c'è due senza tre"

A Cavarzere sono state chiuse due scuole nel giro di un anno. "E speriamo non valga il detto “non c’è due senza tre”, commenta la consigliera di opposizione, Heidi Crocco. A maggio 2022 infatti risale la chiusura della Scuola per l’Infanzia Andersen con il trasferimento provvisorio dei bambini presso la Scuola Primaria di via Dante Alighieri. Tuttavia, "quella che pareva essere una sistemazione provvisoria in attesa di un intervento si è trasformata in una sistemazione definitiva", spiega Crocco. "L’Assessore all’Istruzione Sommacampagna", ad un’interrogazione consigliare presentata dai Consiglieri del PD a luglio, "non ha saputo fornire spiegazioni sul futuro di questa scuola se non affermare che non ci sono lavori in corso e nemmeno in previsione". "Il peggio doveva ancora arrivare - prosegue Crocco -. Il 26 settembre, a 15 giorni dall’inizio delle scuole, improvvisamente il Sindaco con una Ordinanza chiude anche la Scuola Primaria Lombardini di via Piave con il conseguente trasferimento di tutte le classi nei plessi di via Dante Alighieri. I disagi per famiglie, insegnanti e Dirigenza Scolastica sono enormi! Trasferire le classi nel plesso D. Alighieri ha comportato una totale riorganizzazione di spazi, aule, attività didattiche, trasporti scolastici, servizio di refezione scolastica… uno sforzo immenso". "Per non parlare degli ingorghi che si creano inevitabilmente tra Corso Europa, via D. Alighieri e via G. Carducci negli orari di ingresso e uscita, dato l’aumento esponenziale di persone che vi transitano". "Ovviamente la sicurezza dei bambini viene prima di tutto, e su questo siamo tutti d’accordo - prosegue Crocco -. Quello che invece mettiamo ampiamente in discussione sono le tempistiche adottate dall’amministrazione, rivelatesi del tutto inappropriate e tardive. Assegnare una perizia ad un tecnico a fine agosto (28/08/2023) sa di presa in giro! Nessun avvenimento eccezionale risulta essersi verificato tale da giustificare una richiesta di perizia a ridosso dell’inizio del nuovo scolastico. I tempi andavano gestiti in maniera totalmente diversa, andava sicuramente sfruttato il periodo estivo per fare tutte le indagini del caso e trovarsi pronti a settembre con dati chiari e certi in merito all’edificio in questione. Le attività didattiche sarebbero state riorganizzate per tempo e i disagi sarebbero stati ridotti al minimo. Ora ci chiediamo fino a quando durerà questa situazione? Quando potrà essere riaperto il plesso di via Piave? Le famiglie meritano delle risposte certe". Infine la Scuola per l’Infanzia “Piccoli Angeli " di Boscochiaro: "anch’essa ancora chiusa senza alcuna previsione di intervento da parte della proprietà (la Curia in questo caso) e i bambini costretti a condividere gli spazi della Scuola Primaria "Lombardo Radice", evidentemente inadeguati per permettere un normale e sereno svolgimento delle attività didattiche per bambini con un’età che va dai 3 ai 5 anni, con esigenze del tutto diverse rispetto ai bambini della scuola primaria". "Tutto ciò rivela una gestione del comparto scolastico disastrosa. Manca completamente una programmazione degli interventi da parte dell’amministrazione comunale. La convivenza di tante realtà scolastiche differenti nello stesso plesso non può perdurare a lungo e non può diventare una soluzione definitiva - continua Crocco - Il Sindaco, addirittura infastidito, ha dichiarato attraverso la stampa locale che non comprende quali siano i disagi. Per lui, aver spostato i bambini da una parte all’altra è risolutivo. Con grande delusione apprendiamo le parole del primo cittadino che denotano ancora una volta lo scollamento di questa amministrazione dalla realtà che quotidianamente le famiglie sono chiamate a vivere". "Non si può gestire la scuola con provvedimenti d’urgenza e tardivi alla rinfusa. Servono idee chiare e una programmazione reale. I fondi del PNNR per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica rappresentano una opportunità che non si ripresenterà più. Bisogna coglierla e saperla sfruttare - conclude Crocco -. Diversamente, ci ritroveremo con l’ennesimo edificio abbandonato e inutilizzato".
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