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Cavarzere, il caso di Stefania diventa nazionale e finisce in TV

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CAM00809Non si può mettere ancora la parola fine alla vicenda dello sfratto per la famiglia di Stefania Battan, giovane mamma 38enne di 4 figli, raccontata dalle pagine della Piazza e di seguito divenuta caso nazionale con la partecipazione alla puntata di “Dalla vostra parte” dello scorso 25 ottobre. Collegata dall’abitazione di Cavarzere con Maurizio Belpietro, nel corso del programma di Rete 4, Stefania ha lamentato le mancate promesse ricevute dall’amministrazione Tommasi. “Ma non le hanno proposto proprio niente?” ha chiesto Belpietro. “No, solo promesse scritte ma non mantenute” ha risposto lei. “Per i profughi requisiscono gli hotel ma per voi no? Dove andate se tra 15 giorni vi mettono fuori?” ancora Belpietro. E Stefania: “Non so che risposta dare, perché noi siamo rimasti con le parole del sindaco sul giornale La Piazza che nessuno restava in strada… e che si sarebbero presi in carico questa situazione. Il sindaco si è preso l’impegno su La Piazza di pagarmi l’affitto per qualche mese ma per ora non so niente”. A stretto giro il sindaco Tommasi ha risposto con una nota ufficiale, nella quale ha precisato che “nel territorio cavarzerano nessuno è mai stato lasciato solo”. Il primo cittadino - che bolla come “cattivo giornalismo” il mancato coinvolgimento in trasmissione nonostante la disponibilità a intervenire manifestata alla redazione - parla degli sfratti come di un fenomeno in forte crescita e fa sapere che “l’amministrazione sta tenendo sotto controllo molto seriamente il problema”, cercando di tamponare l’emergenza ma anche con interventi più strutturali. Quanto al caso di Stefania Battan, Tommasi ricorda che “i problemi sono noti da anni alla nostra amministrazione” e che dal 2011 la famiglia è in carico ai servizi sociali con vari interventi economici comunali”. In primis, dice il sindaco, vanno tutelati i minori: per questo sono garantite esenzioni per il trasporto scolastico e buoni pasto (22.036 euro erogati). Ci sono poi sussidi e sostegno per le bollette per altri 3.200 euro. Oltre ai contributi regionali per l’affitto e per le famiglie numerose, per un importo rispettivamente di circa 700 e 600 euro l’anno. “L’amministrazione è altresì disponibile ad accogliere e vagliare proposte di aiuto concreto per la famiglia Maniero- Battan”. Ma Stefania non ci sta e risponde che solo la figlia più piccola usufruisce dei buoni pasto “e gli altri ritornano a casa per pranzo. L’unico servizio gratuito è lo scuolabus...ci dimostri da dove vengono fuori questi calcoli diffamatori. Dal 2011 abbiamo ricevuto aiuti economici per circa 3000 euro per pagare le nostre bollette ci siamo pagati anche i libri per la scuola. Abbiamo chiesto una casa ma si rende conto che potremmo essere messi per la strada? Vogliamo solo la dignità che lei mi ha calpestato!”.   Giorgia Gay
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