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Cavarzere, c'era una volta il disservizio postale

poste italianeC’è stato un tempo che per migliorare il servizio postale è stata introdotta anche la posta prioritaria. Si pagava qualcosa in più l’affrancatura, ma si poteva ottenere che la corrispondenza arrivasse a destinazione anche il giorno seguente. Ora, dopo la “normalizzazione” della posta prioritaria”, nonostante l’aumento delle tariffe, e avere appaltato il servizio della corrispondenza, si è escogitato il” recapito alterno”; affidato a personale privato e precario. E dal postino si è passati al “ciuchino”, con un carico di lavoro e un orario incontrollati che, forse per la fretta, non avendo neanche il tempo di suonare il campanello, spesso lascia un avviso per il ritiro della raccomandata all’ufficio postale; come non avesse trovato nessuno a cui recapitarla. Un servizio che stenta sempre più a funzionare, mentre si dice che aumenti la corrispondenza in deposito, in attesa di essere distribuita. E così, tra l’altro, anche i giornali in abbonamento. Un andazzo del quale sembra, peraltro, che nessuna autorità competente si preoccupi nonostante che l’Unione Europea, rilevato che la consegna della posta a giorni alterni penalizza numerosi cittadini, abbia “consigliato” a i Paesi membri il servizio di consegna della posta tutti i santi giorni. Sarebbe, dunque, perlomeno auspicabile una pronunci a del nostro Governo in proposito; considerato che si tratta pur sempre di servizio pubblico (o no?). E stando così le cose si potrebbe anche configurare addirittura l’interruzione di un pubblico servizio. Da quando le Poste Italiane si sono trasformate in una società partecipata, con fini bancari e redditi elevati, è inutile negarlo, ha sempre più trascurato il fine sociale per il quale erano state istituite considerato ormai un passivo; in dispregio degli interessi del cittadino, di cui dovrebbe tutelare, non solo il regolare recapito della corrispondenza con i costi elevati che ha assunto ma anche l’inviolabilità della privacy garantita dal pubblico ufficiale (che non può essere un semplice privato a tempo precario). Da sottolineare che per quanto riguarda Cavarzere (14 mila abitanti) l’ultima levata della posta è alle ore 12:00 (si ignora se ci siano altre levate giornaliere); che oltre al servizio di recapito a giorni alterni cosiddetto la posta al sabato non viene prelevata e non parte, anche pagando le tariffe urgenti.     Rolando Ferrarese
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