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Controllo di vicinato, nuovi incontri nel 2025

L’assessore Marco Grandi punta a potenziare la vigilanza dei cittadini sul territorio

Controllo di vicinato, nuovi incontri nel 2025

L' assessore Marco Grandi

Il controllo di vicinato a Cavarzere fortemente voluto dal Comune entra nel 2025 nella sua fase più operativa dopo che lo scorso settembre il sindaco Pierfrancesco Munari e il Prefetto Darco Pellos hanno siglato il Protocollo d’Intesa. Ad ottobre scorso è stato fatto il primo incontro per presentare la novità alla popolazione. A breve sarà fatta la segnaletica ad hoc per delimitare le aree che avranno questa sorveglianza autogestita dalla cittadinanza. A spiegarlo è l’assessore alla sicurezza del Comune di Cavarzere Marco Grandi.

“Il primo gruppo che si è registrato sul sito - spiega l’assessore Grandi - è quello di Piantazza - Gallianta con una cinquantina di famiglie e con un referente del gruppo. Queste persone si stanno coordinando per realizzare la catena telefonica ed altre procedure. Oltre a questo primo gruppo che si è già registrato, si sono fatti avanti altri gruppi di vicinato come quello di Rottanova e quello in località Bellina che a breve si costituiranno. Non si tratta di ronde o di sceriffi che vanno in giro per il territorio, ma si tratta di dare un occhio più attento e poterlo riferire e dare un segnalazione codificata e sicura alle forze dell’ordine, senza esporsi a rischi. È un protocollo rigoroso e diffuso nell’area metropolitana e per questo si è reso necessario passare per una intesa con la Prefettura ad hoc. Sono a disposizione per attività informativa e per una serie di incontri nelle frazioni per dare cioè ai cittadini la possibilità di aderire e essere informati. Nei primi mesi del 2025 saranno programmati per questo così, altri incontri pubblici con la popolazione”.

L’assessore Marco Grandi fa comunque delle necessarie precisazioni. “Non ci si deve sostituire alle forze dell’ordine - sottolinea. Questi gruppi sono utili perché sfruttano il fatto che nessuno conosce meglio il proprio quartiere di chi ci vive e servono a segnalare potenzialmente criminosi, ma non solo furti o rapine ma ad esempio anche situazioni di degrado come chi sversa rifiuti abusivamente. Si può segnalare insomma tutto quello che può costituire un attacco al territorio e genera degrado”.

Il percorso per arrivare alla realizzazione di questi gruppi, ricorda Grandi, è stato lungo ed impegnativo. “È dal 2017 - conclude - allora come gruppo di minoranza della Lega che portiamo avanti questo progetto. Abbiamo presentato in quell’occasione un ordine del giorno che, nonostante fosse stato votato a maggioranza durante l’amministrazione precedente (centrosinistra) non era stato però portato avanti. L’ho ripreso in mano subito nel 2021, con l’insediamento della nostra amministrazione (centrodestra). Il percorso è stato lungo, perché il dossier per identificare le zone e registrare e firmare il Protocollo, è stato molto corposo. Ora però con soddisfazione, dopo anni di impegno questo progetto si sta concretizzando”.

Alessandro Abbadir

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