“Risposta evasiva” secondo il capogruppo della lista Tricolore Pier Luigi Parisotto, la spiegazione del sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, che di fronte alle accuse dell’opposizione sulla scarsa sicurezza e funzionalità della pista ciclabile di via Regina Margherita, avrebbe addotto come giustificazione alcuni problemi di ordine tecnico. “Una pista ciclabile lungo una strada regionale di grande traffico ha senso se viene fatta tutta su un lato” tuona Parisotto. Che racconta come l’ex assessore ai lavori pubblici Renzo Sacchetto, nel 2015, avesse consultato tutti i frontisti sul lato Ovest della via per raccogliere il loro assenso. Quasi tutti avrebbero detto di sì, tranne uno. Da qui sarebbe derivata la scelta di costruire un pezzo di pista sul lato Ovest e un pezzo sul lato Est, discostandosi così dal progetto preliminare approvato a suo tempo dall’amministrazione Parisotto, che prevedeva la pista tutta su un lato. Una soluzione errata, secondo il consigliere d’opposizione, che dichiara: “I problemi tecnici vanno risolti e la legge italiana lo prevede in maniera specifica: questi progetti si chiamano opere pubbliche, perché di pubblica utilità. La legge dà diritto all’amministrazione di imporsi sulle scelte rispetto agli interessi provati”. In altre parole, secondo il consigliere sarebbe bastato fare una dichiarazione di pubblica utilità, al momento dell’approvazione del progetto definitivo, con il “vincolo preordinato all’esproprio”. A supportare questa visione, il fattore sicurezza: “A Sud – illustra Parisotto – c’è un accesso pedonale senza nessun dispositivo di sicurezza che tutti gli utenti del lato Ovest devono attraversare per raggiungere il primo pezzo di pista ciclabile. Dopo neanche 150m dovrebbero riattraversare con il semaforo per poter continuare con gli altri 100m di pista ciclabile, per poi sfociare sul nulla, perché l’ultimo passaggio pedonale senza sicurezza porta sul nulla”. Ecco quella che Parisotto definisce “la ciliegina sulla torta”. Con la somma ricavata dai ribassi d’asta, 260mila euro secondo il capogruppo della lista Tricolore, l’amministrazione intende sistemare un pezzo di pista ciclabile risalente a molti anni fa, in via Mazzini, invece di costruire un nuovo tratto che conduca verso il centro abitato. A tutto ciò si aggiunge un’ulteriore osservazione di Parisotto, che evidenzia come all’inizio del primo tratto, quello ad Est, il percorso risulti incompleto. Mancherebbero, infatti 50m che gli utenti sarebbero costretti a percorrere sul ciglio della strada. “Avessero il buon senso di prendersi la responsabilità di analizzare la questione e chiedere scusa ai cavarzerani piuttosto che accampare inutili scuse – conclude Parisotto rivolgendosi all’amministrazione –, visto che la cosa sta emergendo nella sua interezza e negatività”. Margherita Bertolo
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter