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EMERGENZA NATALITÀ. dentro la notizia
26.08.2025 - 09:32
Nel Comune di Cona nel 2024 ci sono stati 9 nati. Erano 20 nel 2014 e 24 nel 2004. Insomma un crollo verticale. È la situazione nell’ente locale governato dal sindaco Alessandro Aggio.
“Il problema della natalità - sottolinea Aggio - è un tema drammatico che da anni sta colpendo la nazione, ogni anno si assiste a un record negativo di nuovi nati. Sono dinamiche generali che non possono trovare soluzione nelle piccole misure che può mettere in piedi un Comune. Serve una politica che spinga verso il rallentamento del trend al ribasso degli ultimi lustri. Invece dal 2008 in poi sono stati spesi miliardi di euro indirizzati all’accoglienza di stranieri, indice della volontà ben precisa di intraprendere quella strada come soluzione alla crisi demografica”.
Per il sindaco non è la soluzione da portare avanti. “Si tratta - sottolinea - di una strada che non ha minimamente colto le problematiche di coabitazione di persone con cultura, fede e tradizioni completamente estranee quando non in conflitto con quelle autoctone. L’esperienza della base di Conetta ci ha aperto gli occhi su quanti soldi lo Stato non aveva timore di spendere in strutture e servizi per l’accoglienza. Quanti bonus bebè, bonus parentali, asili, servizi per le nuove famiglie si sarebbero potuti fornire con i miliardi di euro annui scientemente utilizzati invece per accogliere stranieri?”
Finalmente dopo anni secondo Aggio, dal governo centrale si vede un’inversione di tendenza. “Un tentativo - dice - viene dai fondi governativi per la creazione di asili nido con lo scopo di poter offrire in ogni Comune una struttura che possa disporre di posti per il 30% dei nati in età da nido. È una prima luce che non può che far ben sperare riguardo alla volontà di affrontare un problema in modo totalmente diverso rispetto alle politiche di sinistra. Grazie a tali fondi abbiamo dapprima sperimentato il servizio integrativo al nido, poi si è tentato con la creazione di una sezione primavera e oggi questi fondi sono necessari per l’accoglienza dei bimbi più piccoli nelle classi della materna”.
(a.a.)
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