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A Chioggia una marcia per la pace

CHIOGGIA marcia pace

Un lungo e nutrito corteo si è stretto intorno alle proprie istituzioni, sindaco e vescovo, e ha manifestato. C’erano molti ragazzi e bambini

Oltre 700 persone si sono messe in marcia per la pace.  In prima fila c’erano con tante famiglie e cittadini il vescovo monsignor Giampaolo Dianin e il sindaco della città Mauro Armelao. La pace, ha sottolineato, il vescovo durante la marcia, deve partire dal basso, si deve costruire di giorno in giorno nelle comunità per poi a cerchi concentrici allargarsi alle realtà più grandi. La pace si costruisce, si è ribadito, con le azioni di tutti i giorni. L’evento è stato organizzato dall’Acr diocesana, in collaborazione con gli scout del Masci, l’oratorio salesiani di Chioggia, la Comunità di Villaregia, la Caritas diocesana e la pastorale giovanile della Diocesi. Il percorso lungo qualche chilometro è partito dall’oratorio salesiano di Chioggia per procedere lungo Riva San Domenico, Isola dell’Unione, via Roma, piazza Todaro, via San Marco, via Sottomarina per arrivare a viale Isonzo, qui è proseguito verso la parrocchia della Beata Vergine di Lourdes dove l’evento è terminato. La marcia alla quale hanno partecipato tantissimi giovani e famiglie anche con bimbi piccoli al seguito si è fermata all’altezza del parcheggio dei bus dell’Isola dell’Unione e in Piazza Todaro davanti alla scuola elementare a Sottomarina. Nelle due occasioni sono state ascoltate le testimonianze di vita fra le quali  è stata ricordata quella di Carlo Acutis, il ragazzo morto di leucemia nel 2006 a 15 anni proclamato beato dalla chiesa lo scorso settembre. Tanti sono stati gli striscioni portati dai volontari che inneggiavano alla pace e ad una Chioggia accogliente, ai diritti e dignità per tutti.  “La pace deve partire dalle azioni che mettiamo in campo tutti i giorni – ha  detto il sindaco Mauro Armelao durante la marcia - Si deve partire dalla concordia con il vicinato e nel territorio. Come istituzioni dobbiamo dare messaggi di pace. Solo partendo da  questo si può pensare  a risolvere  i conflitti e le  questioni gravi  nel mondo”. 
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