La Loggia della discordia: botta e risposta tra sindaco e opposizione a Chioggia
Riaperta al pubblico, dopo anni di abbandono, la Loggia dei Bandi di Chioggia non prevede strutture per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per Montanariello e Baldin è inaccettabile ma Armelao precisa: “Non sono state autorizzate”. La Loggia della Discordia. Il riferimento non è ad un film, in uscita a breve nelle sale cinematografiche, ma alla Loggia dei Bandi che affaccia su Corso del Popolo e che da alcune settimane è stata riaperta. I più la ricorderanno come la storica sede della Polizia Municipale; un edificio di sicuro pregio architettonico lasciato malinconicamente abbandonato a se stesso da qualche anno. Alla recente notizia della riconversione a Punto informazioni turistiche, sono seguite accese polemiche tra le opposizioni e l’Amministrazione. L’attacco frontale è arrivato in particolare dai consiglieri regionali Erika Baldin e Jonathan Montanariello e riguarda l’accesso alla struttura per le persone diversamente abili. “Armelao che figuraccia. Nel momento in cui si inaugura un edificio che ha beneficiato di un finanziamento ministeriale, non puoi non prevedere l’abbattimento delle barriere architettoniche” recita lo slogan di Montanariello. Durissima la risposta del Primo cittadino che, probabilmente, si è sentito messo in discussione in uno dei grandi temi che aveva caratterizzato la propria campagna elettorale (l’attenzione per tutte le forme di disabilità). “Polemiche inutili e pretestuose di due consiglieri regionali – dichiara visibilmente infastidito Armelao, che poi ammonisce - Montanariello è il re delle polemiche inutili, la Baldin invece spesso parla senza sapere. La Loggia è stata inaugurata il 7 luglio e la polemica si riferisce all’assenza di accesso per i diversamente abili. Bene, dico che bastava informarsi. Avevamo chiesto l’autorizzazione per una rampa laterale e per un sollevatore; strutture che avrebbero consentito l’accesso ai diversamente abili. LaSoprintendenza non ha autorizzato queste due opere, con esplicita motivazione. Per questa ragioneè presente un campanello di chiamata; la persona che non riesce ad accedere viene informata da un operatore che esce. La nostra amministrazione non è insensibile, cattiva e oltretutto trovo ci sia stata mancanza di rispetto per i tecnici degli uffici. Invece di gioire per l’apertura della Loggia, hanno pensato bene di fare polemiche strumentali e inutili”. E in effetti negli incartamenti inviati alla stampa dal primo cittadino, si legge a chiare lettere come la Soprintendenza non autorizzi l’esecuzione degli interventi previsti dal progetto in quanto “l’edificio denominato Loggia dei Bandi è caratterizzato da un fronte di ridotte dimensioni affacciato su Corso del Popolo con una stereometria ben definita dagli elementi architettonici….La sovrapposizione sul fronte laterale della rampa di cui trattasi genera un’appendice che interferisce con l’architettura e si configura come elemento avulso dalla composizione della facciata”. E in aggiunta: “situazione analoga si genererebbe con la messa in opera di una pedana elevatrice o con qualsiasi elemento interferente con il fronte verso Corso del Popolo”. A questo punto però l’opposizione si chiede se fosse realmente necessario prevedere in quel luogo un Punto di Informazioni Turistiche. “La spiegazione che fornisce Armealo è semplicistica. Se lì non puoi mettere le passerelle, si fa altro. E’ stata smentita tutta la politica di inclusività che stanno facendo le nostre spiagge e la nostra Ulss. Come fa un turista a chiedere informazioni e non potere lasciare un passeggino davanti la porta? Non è che il dottore ha ordinato che lì ci debba stare un Infopoint! E’ stato messo in discussione il lavoro dei nostri imprenditori turistici”. Su questo argomento, c’è da metterci la mano sul fuoco, si sentirà parlare ancora a lungo. Luca Rapacciuolo
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