Alta la preparazione delle vincitrici che hanno presentato tesi di laurea molto ben strutturate
Si è tenuta stamani a Forte Marghera la premiazione del primo bando triennale delle borse di studio "Tina Anselmi" indetto dalla Cisl Venezia rivolto alle laureate, triennali o magistrali, della provincia di Venezia in discipline STEM (scientifico-tecnologiche e digitali). L'iniziativa prevedeva sette borse di studio da 1.500 euro ciascuna, quattro finanziate da Cisl Venezia e le altre tre da Gasparini Spa, Umana Spa e San Benedetto Spa. Le vincitrici sono Maddalena Boscaro di Fossò, Giulia Cazzador di Venezia, Anna Fiorentin di Chioggia, Laura Menotti di Cona, Lucrezia Navarin di Tombelle di Vigonovo, Laura Niero di Salzano e Sara Zampieri di Stra. Le ragazze hanno ricevuto dalle mani del segretario generale di Cisl Venezia, Michele Zanocco e della componente di segreteria, Monica De Stefani le borse di studio da 1.500 euro ciascuna. Gli organizzatori e la giuria, i professori Paolo Ciatti dell’università di Padova e Paolo Falcarin di Ca’ Foscari Venezia, Sandro Brazzolotto e Filippo Gasparini di Gasparini, Relmi Rizzato di San Benedetto e Giuseppe Venier di Umana, hanno segnalato un livello alto di preparazione delle iscritte, con tesi di laurea molto articolate e ben strutturate. Alla premiazione sono intervenuti anche il segretario generale di Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, la componente di segreteria di Cisl Veneto, Cinzia Bonan, la presidente del consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, la componente del consiglio dell’ordine degli ingegneri di Venezia, Luana Scarpa. «Era il primo anno del progetto “Tina Anselmi” – spiega De Stefani – e non posso essere che soddisfatta e orgogliosa non solo per le decine di candidature arrivate ma anche per aver costruito diverse relazioni costruttive con le realtà del territorio. L’obiettivo dei soggetti coinvolti era sì incentivare le lauree STEM ma pure valorizzare le donne laureate in queste discipline. Inoltre, si è lavorato in modo fattivo per ridurre nel mondo del lavoro quella distanza tra donne e uomini non solo sotto l’aspetto salariale ma anche di percorsi di crescita e di opportunità».
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