Chioggia: Ipab Casson, si riparte dopo anni di difficoltà

La gestione operativa e finanziaria della struttura ricettiva di Chioggia sembra abbia preso la direzione della piena sostenibilità

La casa di riposo Ipab Casson prova a ripartire dopo anni di difficoltà. La gestione operativa e finanziaria della struttura, anche grazie al rinnovo del Consiglio di amministrazione e al nuovo presidente, sembra abbia preso la direzione della piena sostenibilità, quantomeno negli intenti. “Abbiamo concluso nei tempi previsti la procedura di gara per l’ampliamento della struttura residenziale Boschetto” dichiara il presidente Antonio Serraino. “Eravamo preoccupati ad inizio mandato per questo progetto – aggiunge - perché non era stato affrontato con attenzione e rischiava inevitabilmente di naufragare. I futuri nuovi 25 posti rappresentano prima di tutto una grande risposta alle esigenze della città e poi un chiaro investimento per la sostenibilità economica dell’Ente all’insegna della qualità. Oltre che l’Amministrazione comunale, va ringraziata la Regione Veneto che sta finanziando il progetto con 1 milione di euro. Stiamo comunque lavorando anche per la realizzazione di alcuni posti aggiuntivi a pagamento, avendo rilevato nel mercato una forte domanda in tal senso”. Dialogo e scelte condivise con amministrazione di Chioggia e Regione dovranno portare anche al miglioramento dell’organizzazione lavorativa interna alla struttura (in questo senso tutte le sigle sindacali e RSU hanno sottoscritto accordi giuridici ed economici con il personale dipendente). Remare tutti nella stessa direzione aiuta, come ricorda l’assessore ai Servizi Sociali Sandro Marangon.“Esprimo soddisfazione peri risultati che il nuovo Consiglio di amministrazione sta ottenendo – è il commento - nel giro di pochi, ma cruciali, mesi. Sottolineo inoltre come l’armonia di intenti con l’Amministrazione comunale stia producendo, oltre che un clima di necessaria distensione dei rapporti, anche delle sinergie che si svilupperanno concretamente nei prossimi mesi, con effetti benefici nell’offerta che l’Amministrazione intende dare alle fasce deboli e fragili della nostra città”. (l.r.)