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Focus Povertà. Chioggia 3/4
11.02.2025 - 10:24
Don Yacopo Tugnolo
Il mondo della pesca sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee, la concorrenza. Chioggia, infine essendo a vocazione turistica è legata ad un lavoro cosiddetto stagionale.
A fare una analisi sulle fragilità di un territorio che è mutato nel corso dei decenni è don Yacopo Tugnolo, direttore della Caritas diocesana di Chioggia e Cavarzere. “Il boom economico del dopoguerra - premette don Yacopo - in questo territorio ha visto uno sviluppo importante: come non pensare al turismo di Sottomarina, il settore tessile che ha caratterizzato il cavarzerano, ora comunque ormai lontano nella memoria. Chioggia e Cavarzere hanno visto mutamenti per quanto riguarda la crescita di povertà. Chioggia ha però caratteristiche di povertà diverse rispetto a Cavarzere. La stessa città è divisa in due parti: Chioggia centro-storico: tre isole legate più allo stile e mentalità del mondo della pesca; Sottomarina e la terraferma, legate più ad uno stile agricolo. Dal 1900 quando è stata inaugurata la Chiesa Madre di San Martino un grande rispetto e attenzione sono sempre stati riservati dai contadini a Sant’Isidoro, il santo dell’agricoltura. Una certa intraprendenza degli anni Sessanta ha portato molto a lavorare per lo sviluppo di case trasformate in piccole pensioni e poi alberghi di un certo rilievo, dando il via al turismo di Sottomarina”.
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Negli ultimi anni però nota don Yacopo, alcune situazioni hanno portato alla trasformazione del turismo che si è spostato maggiormente a Chioggia con la nascita di B&B fra le caratteristiche calli clodiensi. “La Caritas qui - sottolinea - da decenni ha attuato misure di lotta alla povertà attraverso opere per affrontare l’emergenza educativa, il disagio giovanile. Sono nate cooperative specializzate. Nel passato anche l’accoglienza di immigrati è stata ben coordinata. Non ultima, tre anni fa, quella dei rifugiati ucraini”.
L’entroterra, in frazioni come Valli o Sant’Anna e Cavarzere inserite in un contesto principalmente rurale, soffre puntualizza don Yacopo, la fatica di una scarsa industrializzazione, il calo demografico, l’innalzamento dell’età della popolazione, e il fatto che i giovani a partire dall’università si trasferiscono in città come Padova, Venezia, Ferrara, iniziando un percorso di vita che li porta a stabilirsi fuori dalla città natia. “Non si può non segnalare - conclude - l’aggravamento della situazione dopo il covid, per la chiusura di piccole aziende: a soffrirne sono uomini non lontani dall’età pensionabile, ma non così giovani da essere inseriti in un contesto lavorativo tecnologico e che chiede competenze più fresche. Il mondo della pesca sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee; la concorrenza. Chioggia, infine essendo a vocazione turistica è legata ad un lavoro cosiddetto stagionale. Non manca purtroppo poi il grave problema del caporalato”.
Alessandro Abbadir
Edizione
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