Il capogruppo Marcellina Segantin individua nella questione economica e dello sviluppo delle imprese le disattenzioni più gravi di questa giunta, turismo compreso
“Il bilancio che possiamo fare dei primi 3 anni di gestione 5 stelle sicuramente non è positivo. Va comunque evidenziato il lavoro costante dell’assessore Stecco fatto per risolvere il problema dei contenziosi Tari e quindi mettere in sicurezza il bilancio dell’amministrazione” è il commento del Capogruppo di Chioggia Viva, Marcellina Segantin. Le sue considerazioni partono dalla Creazione di un ufficio comunale esperto di fondi europei, che era stato annunciato. “A fatica – sostiene Segantin - l’ufficio ha iniziato a funzionare ed ora su ammissione dello stesso sindaco l’intento è di depotenziare questo ufficio per spostare il personale dove serve di più “. “Non c’è stato nessun intervento – prosegue il capogruppo di Chioggia Viva - in materia economica a supporto delle imprese, anzi si è avuta l’adozione di regolamenti che in taluni casi vanno a penalizzare l’economia della città. Per quanto riguarda lo sviluppo della viabilità cittadina (Sottomarina e Brondolo parco degli orti) con un occhio di riguardo alle frazioni “da 3 anni a questa parte nulla è cambiato e non si vedono nemmeno progressi su progetti in itinere… svincolo di Brondolo, Ponte sul Brenta, viabilità alternativa a Viale Mediterraneo”. “Sul turismo nessuna visione… Si possono citare solo i cambi di assessore, il fallimento del progetto Ogd , nessun progetto di destagionalizzazione, aumento della tassa di soggiorno, senza di contro un progetto d’investimento dei fondi. E ancora la gestione fallimentare del museo gestione, il kursaal chiuso… L’elenco delle negatività prosegue sul tema dei parcheggi scambiatori e la riduzione di mezzi motorizzati in centro storico a Chioggia. “Nonostante le delibere approvate – continua la sua analisi - nessuna politica di vera incentivazione della mobilità sostenibile, nessun progetto di pedonalizzazione di Sottomarina, Ztl a Chioggia ancora nel cassetto” Infine il verde urbano. Anche in questo caso il giudizio è negativo . “Un fallimento – conclude Segantin - nessuna politica di miglioramento del verde, e dell’arredo urbano, nonostante l’aumento della tassa di soggiorno dovesse servire anche a questo… Lungomare dopo tre anni ancora senza piante e nessun progetto di arredo e di nuove piantumazioni, nonostante il piano del verde approvato lo prevedesse”. Luca Rapacciuolo
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