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Agna, revocate le restrizioni sull’uso irriguo del Sorgaglia

sorgaglia
sorgagliaIl sindaco Gianluca Piva ha emesso un’ordinanza relativa all’utilizzo dell’acqua del canale Sorgaglia: revocando parzialmente quanto stabilito nella precedente ordinanza, vengono sostanzialmente soppresse le restrizioni all’utilizzo dell’acqua del canale per uso irriguo. Come noto, le ordinanze che il sindaco di Agna, in accordo con i sindaci di Arre e Bagnoli di Sopra, aveva emesso a seguito dell’episodio di inquinamento verificatosi lo scorso ottobre, avevano dapprima vietato qualsiasi utilizzo dell’acqua del canale e poi, a seguito di successive verifiche degli organi competenti, ne avevano progressivamente permesso un impiego condizionato. Nell’ottobre scorso erano stati migliaia i pesci morti con l’inquinamento nello scolo della Sorgaglia, l’importante corso d’acqua che attraversa Agna. E il Consorzio Padova Sud aveva così dovuto smaltire circa 13 mila kg di carcasse di pesce. L’impressionante moria di pesci era dovuta all’inquinamento da insetticidi in dosi massicce e letali per il pesce. “A seguito del buon esito dei referti sulle analisi condotte dall’ARPAV – come spiega l’assessore all’ambiente Erika Rampazzo - e sollecitate dalla nostra amministrazione comunale, si è potuto certificare l’assenza di agenti inquinanti nelle acque del canale in questione”. “Durante i dieci mesi trascorsi dall’importante evento di inquinamento – spiega il sindaco Piva - l’attenzione dell’amministrazione comunale si è concentrata sul monitoraggio della qualità del corso d’acqua ed è già stato affidato incarico all’ARPAV di programmare ulteriori controlli per accertare che i valori continuino a rispettare i parametri di legge. Abbiamo inoltre inviato una lettera alla prefettura di Padova per chiedere chiarimenti sull’iter processuale nei confronti dei responsabili di questo grave episodio di inquinamento ambientale, per assicurarsi che una vicenda così grave si concluda con la giusta condanna dei responsabili. Per meglio contribuire allo sviluppo processuale della vicenda e recuperare il costo sostenuto per la bonifica dell’area, evitando che tale onere gravi sulle spalle dei veri danneggiati, ovvero i cittadini di Agna, l’amministrazione intende costituirsi parte civile. Infine per scongiurare qualsiasi residuale pericolo, è stato concordato con il Servizio Veterinario dell’ULSS 17 il compito di campionare alcuni esemplari di pesce nel canale in questione, al fine di verificare la presenza o persistenza a distanza di tempo delle sostanze tossiche che ne avevano causato la morte, come riportato a suo tempo dal referto dell’Istituto Zooprofilattico di Legnaro. Non appena disponibili i risultati di tali analisi verranno prontamente diffusi. Ringrazio pubblicamente l’assessore Erika Rampazzo per il suo impegno e dedizione nella gestione e controllo di tutto il “caso Sorgaglia”. Cristina Lazzarin
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