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Ultimata l'ex base di San Siro a Conselve: accoglierà 150 profughi

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profughiCome annunciato i profughi sono arrivati nell’ex base di San Siro agli inizi di novembre. Per loro la Prefettura ha sistemato, affrontando una spesa notevole, metà dell’ex insediamento militare, la parte a nord con il maggior numero di costruzioni. Negli alloggi in fondo al viale, le ultime due “casette” trovano posto 120 ma forse anche 150 profughi, gestiti dalla cooperativa Ecofficina, la stessa che si occupa anche dell’ex caserma Prandina di Padova e della ex base di Conetta, in provincia di Venezia ma a meno di cinque chilometri da Bagnoli e appena tre da Agna. A San Siro le camerate si trovano in due edifici circa da 400 metri quadrati ciascuno, sono stati ristrutturati e ripuliti, le pareti ritinteggiate, i servizi rimessi a nuovo. Nelle stanze ci stanno dagli otto ai sedici letti a castello, mentre il blocco dei bagni si trova al centro. Uno dei lavori più rilevanti è stato quello all’impianto elettrico e alle condotte dell’acqua. Per quanto riguarda il riscaldamento ogni edificio è autonomo e le caldaie sono state rimesse in funzione e collaudate. La mensa è molto vasta e copre una superficie di ben 700 metri quadrati tra cucina e sale da pranzo. Per il momento i pasti saranno forniti dall’esterno perché la cucina per essere funzionate avrà bisogno di ulteriori lavori. Tutto questo grande edificio sarà riscaldato con numerosi condizionatori nuovi di zecca, installati alla fine di ottobre. Ora il problema più sentito è quello della sicurezza perché i profughi sono liberi di entrare ed uscire, come in tutte le altre strutture in cui sono accolti. La Prefettura ha garantito che al cancello della base sarà garantita la sorveglianza delle forze dell’ordine 24 ore su 24, se necessario verranno impiegati anche i militari dell’esercito. Inoltre verrà messo a disposizione dei migranti un bus navetta per il trasporto in centri vicini, in modo da non costringerli a trascorrere tutti i giorni nella piccola frazione. Le prossime settimane saranno cruciali per capire quale sarà l’impatto dell’arrivo dei profughi a Bagnoli. Intanto anche Conselve si prepara ad accogliere un piccolo numero di migranti, al massimo una decina. Saranno ospitati nella “Casetta” al Sasso di Arre, in via Matteotti 180, di proprietà dei padri Canossiani, concessa alla parrocchia. Il consiglio pastorale parrocchiale, dopo essersi espresso a favore di questa forma di ospitalità, ha scelto di affrontare la questione sul bollettino parrocchiale, “perché la comunità sia davvero coinvolta e l’accoglienza sia preparata e accompagnata con intelligenza. La diversità è un bene. Profughi, richiedenti asilo, immigrati sono parole che dicono di uomini, donne, bambini, anziani, giovani. In una parola “persone” e, come tali, “fratelli”, provenienti da terre e situazioni diverse dalle nostre. Siamo di fronte ad un fenomeno epocale, irreversibile e inarrestabile che va affrontato insieme nella ricerca di soluzioni creative, perseguendo il cammino del dialogo e della condivisione. Non sottovalutiamo la fatica e il disagio, le paure e le insicurezze, la crisi economica che enfatizza le tensioni. Nessuno va lasciato solo. La paura però non può guidare le nostre scelte ne far venire meno l’impegno della comunità cristiana che vede nel diverso un fratello e che fa dell’accoglienza il suo stile”. di Nicola Stievano
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