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In arrivo la "sharing mobility", mezzi pubblici a chiamata e notturni

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Mezzi a chiamata, trasporto notturno e percorsi specifici all’insegna della sostenibilità. Treviso va verso il futuro del trasporto pubblico a grande velocità e con una visione più integrata per quegli utenti che vorrebbero utilizzarlo e non possono. La Giunta comunale ha approvato il progetto di sperimentazione della “Sharing Mobility” per promuovere mobilità innovative di trasporto ecosostenibile.

I fondi destinati al progetto, circa 400mila euro, sono stati erogati dalla Regione Veneto e assegnati con decreto Interministeriale (Trasporti ed Economia e Finanze) per il bacino del Capoluogo. “I fondi sono stati erogati per tre annualità – spiega Andrea De Checchi, assessore alla Mobilità – e vanno a coprire le tre fasi del progetto, ovvero studio, sperimentazione e rendicontazione”. Il piano prevede per Treviso (con termine entro il 2025) un’indagine dettagliata di aggiornamento dei dati rilevati nell’ambito del quadro conoscitivo del PUMS sugli utilizzi del servizio di trasporto pubblico urbano, l’istituzione in via sperimentale dei servizi flessibili nelle ore di morbida (quelle meno utilizzate dagli utenti) sostitutivi dei tratti di linee urbane che dall’indagine risulteranno sottoutilizzati nell’area estesa di Treviso e Vittorio Veneto; il noleggio della piattaforma di prenotazione e gestione del sistema a chiamata per prenotare il viaggio sui mezzi; attività di comunicazione e marketing; agevolazioni e scontistica per l’utilizzo dei servizi flessibili.

Studio e sperimentazione

“Lo studio e la sperimentazione serviranno proprio a dirci – continua De Checchi – su quali linee dobbiamo concentrarci e quali sono i servizi richiesti. Vogliamo ridurre le inefficienze e massimizzare la resa. Per questo il metodo che utilizzeremo sarà la prenotazione tramite un software dedicato in modo tale da consentirci di capire quante persone necessitano di quali servizi”. Per fare un esempio, continua l’assessore, se alle 5 del pomeriggio ci sono solo tre persone che vogliono andare in centro, il mezzo “leggero” potrà andarle a prendere a casa o vicino casa, così come chi vuole rientrare di sera con i mezzi. Prenotandosi si avrà un trasporto notturno nei pressi di casa a costi da trasporto pubblico. “E li andremo a valutare compatibilmente con la richiesta, ma resteranno contenuti” continua l’assessore.

Sostenibilità ed efficienza

Lo studio partirà immediatamente, poi la fase sperimentativa che dovrebbe concludersi nel giugno 2025. A seconda di quali saranno le risposte, partirà il servizio dedicato. “In questo modo siamo attenti alla sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e all’efficienza dei servizi che negli orari meno frequentati potranno essere gestiti direttamente dall’utenza in base alla richiesta effettiva. Una maggiore flessibilità nelle tratte non potrà che agevolare i cittadini” conclude De Checchi.
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