Treviso, donata al Museo Bailo "La sposa felice" di Arturo Martini

Mattia Zanardo

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28.07.2023 - 14:19

Una donazione del valore di 500 mila euro al Comune di Treviso. E’ quella che la famiglia veneziana Gallo Fantoni ha fatto al museo di Bailo regalando il gesso, opera di Arturo Martini, “La sposa felice”, del 1930. Un’opera che apparteneva alla famiglia e che custodiva nella sua collezione privata ma che ha deciso di donarla alla città a seguito della proroga della mostra, che rimarrà aperta fino al 24 settembre, in un gesto di estrema liberalità. “Una famiglia di persone davvero generose – ha commentato il sindaco Mario Conte – che ha sentito forte l’esigenza di far vivere l’opera tutto l’anno all’interno del museo. Nei giorni scorsi abbiamo completato l’iter di donazione, poi andremo a trovare la famiglia e offriremo loro la cittadinanza onoraria della città. La proprietaria, 95enne e allettata, mi ha veramente commosso per la sua enorme umanità”. Si tratta tra l’altro della seconda opera donata alla città di Treviso a seguito di una mostra. In precedenza infatti era stata “La Pisana”, opera del 1967, ad essere donata da Natale Mazzola e Maria Calzavara al museo Bailo. “Siamo evidentemente particolarmente benedetti dalla sorte – ha commentato il sindaco – perché ogni volta che in città facciamo una mostra sul grande Martini ci regalano un’opera”.

Una donazione del valore di 500 mila euro al Comune di Treviso. E’ quella che la famiglia veneziana Gallo Fantoni ha fatto al museo di Bailo regalando il gesso, opera di Arturo Martini, “La sposa felice”, del 1930.

Un’opera che apparteneva alla famiglia e che custodiva nella sua collezione privata ma che ha deciso di donarla alla città a seguito della proroga della mostra, che rimarrà aperta fino al 24 settembre, in un gesto di estrema liberalità. “Una famiglia di persone davvero generose – ha commentato il sindaco Mario Conte – che ha sentito forte l’esigenza di far vivere l’opera tutto l’anno all’interno del museo. Nei giorni scorsi abbiamo completato l’iter di donazione, poi andremo a trovare la famiglia e offriremo loro la cittadinanza onoraria della città. La proprietaria, 95enne e allettata, mi ha veramente commosso per la sua enorme umanità”. Si tratta tra l’altro della seconda opera donata alla città di Treviso a seguito di una mostra. In precedenza infatti era stata “La Pisana”, opera del 1967, ad essere donata da Natale Mazzola e Maria Calzavara al museo Bailo. “Siamo evidentemente particolarmente benedetti dalla sorte – ha commentato il sindaco – perché ogni volta che in città facciamo una mostra sul grande Martini ci regalano un’opera”.