L'artista trevigiano Giulio Casale e il portavoce di Coalizione Civica Luigi Calesso inviano note sul dibattito per l'accoglienza dei migranti
"Accolgo con vero favore e sollievo le recenti dichiarazioni del Sindaco di Treviso, mia città natale, là dove indica come ormai non più rinviabile una politica di "accoglienza diffusa" volta alla gestione del fenomeno migratorio – moto storico in atto da decenni. A seguito di esse, abbraccio simbolicamente il Sindaco leghista della mia città. Resta per me valida l'immagine dei Nordest Cowboys che da anni ho avuto modo di annunciare. Soggiungo però timidamente, sospinto da un senso di semplice "umana dolcezza", un pensiero ulteriore: fuggevole, riflesso quasi involontario, data la mia attitudine. Sembra che la Lega stia cambiando posizione su una materia delicata e complessa. Se questo accadrà, sarà bello poter allora abbracciare insieme al Sindaco anche i giovani e dinamici dirigenti leghisti, diventati finalmente parte integrante di una comunità umana variegata e degnissima: la comunità umana a cui sta a cuore innanzitutto il Bene Comune, prima di ogni legittimo interesse particolare. I tempi sembrano del tutto maturi perché questo accada. Le posizioni di Luca Zaia, così come di Mario Conte, ne sono la prova.Mi dichiaro sorridentemente disposto a un pubblico dibattito sui temi in oggetto (anche televisivo, se il Sindaco lo ritenesse opportuno). Da parte del sottoscritto non esistono né desiderio di contrapposizione ideologica, né avversione, né interesse politico di parte. Mi piacerebbe semmai contribuire (non ha certo bisogno del mio aiuto, Mario Conte, che è persona preparata, accorta e prudente) a far ritrovare la sintonia tra il Sindaco e il suo elettorato. Una sintonia che, vista da qui, sembra d'un tratto sul punto di spezzarsi, proprio in seguito alle sue recenti dichiarazioni. A disposizione dunque, mosso da vero affetto nei confronti della mia stessa Città, che mi permise di crescere e di studiare da uomo. Saluto con la presente i trevigiani (tutti quanti), e con loro anche l'istintivo e schietto orgoglio identitario che ogni giorno sorregge e sospinge i cittadini della Marca nelle fatiche e nelle gioie della vita: la trevigianità.Giulio Casale
Calesso: «Si discuta in Consiglio comunale»
"Nelle interviste pubblicate oggi il Sindaco Conte ribadisce di essere per l’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo e conferma che ritiene vadano chiusi i grandi centri di accoglienza come quelli alle ex-caserme Serena e Zanusso. A me pare che sia arrivato il momento di portare questa posizione del Sindaco alla discussione e alla delibera del Consiglio Comunale, al più presto possibile. Mi sembra, infatti, che la questione sia di portata tale da richiedere che se ne occupi l’assemblea composta dai rappresentanti democraticamente eletti dai cittadini che potranno trasformare il dibattito pubblico che già si è svolto, le posizioni che sono emerse nelle forze politiche, nel sindacato e nell’associazionismo in argomenti di analisi e di soluzione della questione dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Il dibattito e la deliberazione del Consiglio Comunale permetteranno ai cittadini di sapere quali sono le diverse posizioni in campo e quale è prevalente nell’assemblea cittadina, garantendo la chiarezza e la trasparenza di consiglieri e gruppi consiliari, di quelli che si sono già espressi pubblicamente in questi giorni come di quelli che non hanno ancora detto nulla. Se il Sindaco non fosse interessato a portare la questione in Consiglio Comunale, penso che potrebbero essere le opposizioni consiliari a valutare la possibilità di presentare una mozione da far discutere, appunto, in Consiglio Comunale per arrivare a una deliberazione proprio in materia di accoglienza diffusa dei rifugiati.Gigi Calesso - Coalizione Civica per Treviso
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter