Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'esponente del Pd e consigliere comunale di Treviso Marco Zabai.
"Mentre attendiamo quello che dirà la perizia del “super consulente” richiesto dalla Sovrintendenza, così come degli altri studi richiesti, emerge ancora una volta che la scelta di ritornare al vetusto progetto del Park interrato in Piazza Vittoria sia una scelta miope, fuori dal tempo e ostinata di questa amministrazione.
Tutte le difficoltà e le complicazioni di quel sito sono sotto gli occhi di tutti, e non c’è solo la questione del monumento. Vogliamo sapere come pensano di non avere impatti sulla falda scavando tre piani interrati in una zona che si trova così in prossimità del Sile. Ci siamo già dimenticati che cosa avevano comportato per il campanile di San Nicolò i lavori di costruzione dell’Appiani?
A De Checchi vorrei poi dire che 2,4 milioni di presunti risparmi rispetto all’accordo del dicembre 2017 firmato da Manildo con Parcheggi Italia, saranno senz’altro insufficienti a compensare l’aumento prezzi dal 2017 a quando si farà eventualmente un nuovo parcheggio.
Se fosse stato realizzato il piano parcheggi di Manildo la città entro il 2019 avrebbe potuto avere due parcheggi funzionanti: quello del pattinodromo interrato e quello del cantarane. Ora ci tocca leggere che se passasse finalmente in cavalleria il progetto di Park Vittoria verrebbero ripresi paro paro, con il risultato di aver sprecato anni per l’ostinazione leghista.
Rimane poi il fatto che nel 2023 siamo ancora a parlare di portare auto in centro invece che di procedere con pedonalizzazione e servizi di trasporto pubblico interni funzionali. Tutti i capoluoghi veneti si muovono per realizzare filobus, tram, reti di trasporto elettrico e noi riprendiamo idee di trent’anni addietro.
Vedremo se il famigerato piano parcheggi farà la fine del PUMS, che per anni si è perso negli annunci della giunta e di De Checchi".
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