Un esercito di attivisti "anonimi per coloro che non hanno voce". Così si definiscono gli "Anonymous for the Voiceless", che hanno tenuto a Venezia il loro decimo Cubo Nazionale in Campo Santo Stefano.
Armati solamente di cartelli che dicono "Verità" e schermi televisivi su cui si mostrano le immagini terribili dei mattatoi e delle sofferenze animali, gli attivisti si dispongono a cubo/quadrato e con un'azione silenziosa chiedono ai passanti di guardare. Ai lati invece alcuni di loro interagiscono con i passanti per comunicare il loro punto di vista e cercare di convincere le persone che non mangiare animali è giusto eticamente, gli animali sono essere viventi con dei diritti che vanno rispettati. Oltre 200 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia sono stati oltre 4 ore a manifestare, guidati dal fondatore australiano Paul Bashir che nel 2016 a Melbourne decise di fondare il gruppo, oggi conosciuto in tutto il mondo.
Questo il loro commento e ringraziamento
"Siamo scesi un’altra volta in piazza per responsabilizzare i passanti sulle conseguenze che subiscono gli animali non umani a causa delle proprie azioni. Ogni scelta infatti è importante e tutti hanno il potere di fare la differenza per gli animali: basta smettere di sovvenzionare questo massacro.
Ed è per questo che è necessario essere presenti in strada per diffondere la verità, l’unica arma a nostra disposizione per promuovere un vero cambiamento etico di massa e raggiungere così l’obiettivo risolutivo: la fine dell’olocausto animale.
Ringraziamo Asal e Paul, i fondatori dell’organizzazione, per aver tenuto un importante workshop e per la loro preziosa presenza a questo grande evento.
Ringraziamo gli organizzatori del capitolo di Venezia, Antonio Lazzari e Cristiano Farina, che hanno lavorato instancabilmente per mesi per riuscire a realizzare questa efficiente giornata di attivismo.
Ringraziamo tutti i team di lavoro che hanno contribuito in maniera essenziale: dalla squadra tecnici, alla squadra fotografi e al team security, etc.
Ringraziamo tutte le organizzatrici e tutti gli organizzatori che hanno curato il Cubo della Verità lungo tutta la durata dell’evento, raggiungendo Venezia anche da mete lontane come Malta, Georgia, Inghilterra, Spagna, Messico etc.
Grazie a tutte le attiviste e gli attivisti che hanno partecipato, indossato la nostra maschera, sorretto gli schermi che mostrano le crudeltà che gli animali non umani sono costretti a subire e per aver sostenuto decine e decine di outreach con il solo scopo di vedere un giorno gli animali definitivamente liberi.
Infine uno speciale ringraziamento va a Silvia Rossi, responsabile nazionale per Italia, Malta e Georgia, che da anni dedica un impegno instancabile e una passione indomita nella lotta per la difesa dei diritti degli animali e che anche per questo importante evento è stata una guida fondamentale.
Grazie per aver ispirato un’intera nazione ad unirsi per alzare la voce a favore degli animali, dimostrando che quando le persone si uniscono per una causa giusta, possono compiere cose straordinarie".
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