Proposte di investimento: truffe per 450mila euro

Il soggetto, una volta ricevute le somme di denaro le convertiva in criptovalute e le inviava ai truffatori

Sara Busato

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sara.busato@lapiazzaweb.it

12.06.2024 - 14:17

La Guardia di Finanza di Padova ha scoperto una truffa da 450 mila euro legata a false proposte di investimento finanziario. Le vittime, tra le quali anche alcuni residenti in provincia di Padova truffati per centinaia di migliaia di euro, ricevevano offerte di investimento tramite messaggi istantanei da numeri stranieri e, convinte dai truffatori, effettuavano bonifici verso conti bancari italiani ed esteri. Dopo aver mostrato falsi profitti, i truffatori richiedevano ulteriori pagamenti per presunte tasse necessarie per sbloccare i guadagni. In circa tre mesi, il provento della truffa di circa 50 mila euro, era finito sui conti correnti di un cittadino italiano residente in provincia di Bologna , ma le movimentazioni finanziarie disposte dalla platea delle persone truffate, anche verso l’estero, ammonta complessivamente ad almeno 450 mila euro. Il soggetto, una volta ricevute le somme di denaro le convertiva in criptovalute e le inviava ai truffatori, agendo come money mule, ovvero una persona che facilita il trasferimento di denaro fraudolento. L'uomo è stato quindi inserito nel registro degli indagati per il reato di ricilaggio.

La Guardia di Finanza di Padova ha scoperto una truffa da 450 mila euro legata a false proposte di investimento finanziario.

Le vittime, tra le quali anche alcuni residenti in provincia di Padova truffati per centinaia di migliaia di euro, ricevevano offerte di investimento tramite messaggi istantanei da numeri stranieri e, convinte dai truffatori, effettuavano bonifici verso conti bancari italiani ed esteri. Dopo aver mostrato falsi profitti, i truffatori richiedevano ulteriori pagamenti per presunte tasse necessarie per sbloccare i guadagni.

In circa tre mesi, il provento della truffa di circa 50 mila euro, era finito sui conti correnti di un cittadino italiano residente in provincia di Bologna , ma le movimentazioni finanziarie disposte dalla platea delle persone truffate, anche verso l’estero, ammonta complessivamente ad almeno 450 mila euro.

Il soggetto, una volta ricevute le somme di denaro le convertiva in criptovalute e le inviava ai truffatori, agendo come "money mule", ovvero una persona che facilita il trasferimento di denaro fraudolento.

L'uomo è stato quindi inserito nel registro degli indagati per il reato di ricilaggio.