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INCONTRO A VICENZA

Nessun dorma sui problemi dell'acqua: il problema è di tutti, perché il clima è cambiato per colpa nostra

L'Accademia olimpica ha chiamato a discutere due autentici pezzi da novanta del settore: Andrea Rinaldo e Mara Thiene

Nessun  dorma sui problemi dell'acqua: il problema è di tutti, perché il clima è cambiato per colpa nostra

I professori Andrea Rinaldo e Mara Thiene al conservatorio

Nessun dorma sui problemi dell'acqua: se il clima è cambiato è colpa nostra, la scienza l'ha certificato. E adesso dobbiamo cambiare anche noi atteggiamento se vogliamo metterci una pezza, come si dice. Di sicuro le buone fortune non durano in eterno. Andrea Rinaldo, che ha vinto il Nobel dell'acqua, prende a prestito l'aria della Turandot per spiegare la gravità della situazione. Assieme a Mara Thiene è stato invitato dall'Accademia olimpica - di cui entrambi fanno parte - per una riflessione ad alta voce su questi temi. L'hanno svolta al conservatorio Pedrollo nel chiostro di San Domenico. Entrambi sono doecenti a Padova, lui a ingegneria mentre lei è un'economista ambientale.

Lui s'interessa di rendere equa la distribuzione dell’acqua per tutti (e ha dato contributi talmente straordinari da meritarsi il riconoscimento benedetto dall'Accademia dei Nobel) nel contesto di una progressiva riduzione delle disuguaglianze sociali. Lei è esperta di valutazione dei costi dell'acqua: epr questo motivo parla di "tariffe che devono essere efficienti, eque, sostenibili e trasparenti". Ricorda anche che su questi temi esistono scienziati che hanno ricevuto minacce di morte: sono quelli che hanno verificato come dal Settecento in poi grafici del clima siano stati piatti, cioé senza modifiche, per impennarsi dagli anni Cinquanta in qua, per colpa del benessere e del sistema industriale. Concetto che evidentemente non è accettato da tutti. Li chiamano diagrammi a mazza di hockey. Ogni commento è quasi inutile.

Dal canto suo, Rinaldo ha spiegato quanto i cambiamenti siano tumultuosi: tra dieci anni 800 milioni di africani abiteranno città che non esistono ancora. "Con buona pace dei sovranisti - ha sottolineato - il problema del clima e quindi dell'acqua riguarda tutti. Non possiamo certo dire al Sud del mondo Non usate il frigo o il condizionatore perché dobbiamo limitare l'effetto serra dopo che per 300 o 400 anni il Nord del mondo ha rapinato risorse".

In prima fila, assieme al presidente Fontana e ad altri autorevoli accademici, anche Giorgio Sala, che ha seguito attento il convegno dall'alto dei suoi 96 anni.

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