Muore l'imprenditore giapponese colpito da un pugno

L'uomo era ricoverato da quattro giorni in terapia intensiva all'Ospedale di Udine a causa delle lesioni cerebrali riportate

Lapiazzaweb Redazione

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26.06.2024 - 12:39

A Udine è morto l'imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, che, nel tentativo di sedare una rissa, colpito da un pugno, aveva battuto la testa sullo spigolo del marciapiede. L'uomo ha perso la vita nella notte all'ospedale di Udine dove era ricoverato da quattro giorni in Terapia Intensiva. Come aveva anticipato il procuratore di Udine, Massimo Lia, la posizione di Samuele Battistella, il ventenne di Mareno di Piave (Treviso) che aveva sferrato il pugno a Tominaga, si aggrava: il reato imputatogli è ora di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo si trova in carcere a Udine assieme a due coetanei, anche loro residenti nel Trevigiano. Dagli accertamenti sarebbe emerso che il cittadino giapponese era intervenuto a difesa di un ragazzo ferito, rinvenuto per strada, dopo che era stato picchiato nel corso di una violenta lite, ma è stato percosso a sua volta. La vittima lascia la moglie e un figlio tredicenne. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha espresso profonda commozione e tristezza per questo terribile fatto. Questa morte - ha detto - è una grave e dolorosa ferita per Udine.

A Udine è morto l'imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, che, nel tentativo di sedare una rissa, colpito da un pugno, aveva battuto la testa sullo spigolo del marciapiede.

L'uomo ha perso la vita nella notte all'ospedale di Udine dove era ricoverato da quattro giorni in Terapia Intensiva. Come aveva anticipato il procuratore di Udine, Massimo Lia, la posizione di Samuele Battistella, il ventenne di Mareno di Piave (Treviso) che aveva sferrato il pugno a Tominaga, si aggrava: il reato imputatogli è ora di omicidio preterintenzionale.

Il ragazzo si trova in carcere a Udine assieme a due coetanei, anche loro residenti nel Trevigiano. Dagli accertamenti sarebbe emerso che il cittadino giapponese era intervenuto a difesa di un ragazzo ferito, rinvenuto per strada, dopo che era stato picchiato nel corso di una violenta lite, ma è stato percosso a sua volta.

La vittima lascia la moglie e un figlio tredicenne. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha espresso "profonda commozione e tristezza" per questo terribile fatto. Questa morte - ha detto - è una grave e dolorosa ferita per Udine".