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Il caso Chico Forti

Contatta l'ndrangheta: sotto indagine Enrico Forti

L'ex velista si sarebbe rivolto alla mafia per minacciare i giornalisti Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli; allertata Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Torino

Foto segnaletica di Enrico Forti

Foto segnaletica di Enrico Forti dal "Florida Department of Corrections" (http://www.dc.state.fl.us/ActiveInmates/inmateaction.asp?DataAction=GetInmate&DCNumber=199115)

La Procura di Verona ha avviato un'indagine su Chico Forti, pseudonimo di Enrico Forti, già detenuto nel carcere di Montorio. Secondo le testimonianze raccolte, tra cui quelle di un detenuto del carcere, l'ex velista avrebbe chiesto di entrare in contatto con membri della 'ndrangheta per minacciare i giornalisti Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. Un secondo detenuto ha confermato di aver assistito a un incontro tra Forti e il confidente.

Al momento il fascicolo è contro ignoti, ma il capo della Procura, Raffaele Tito, ha dichiarato che l'indagine è presa sul serio e che tutte le istituzioni pertinenti sono state allertate, inclusi il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Torino.

Una delle possibili motivazioni per il presunto piano contro Travaglio e Lucarelli potrebbe essere collegata a un titolo del giornale di Travaglio, il 19 maggio, che salutava Forti come "Benvenuto assassino".

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