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L'inseguimento
06.07.2024 - 14:18
Nel primo pomeriggio di venerdì 5 luglio, a Grigno (TN), i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso, Vicenza e Trento, al termine di un'efficace e coordinata attività investigativa conclusa con un intervento sinergico, hanno arrestato in flagranza un cittadino albanese di 33 anni, residente nella provincia di Treviso. Questi è accusato di sequestro di persona, rapina aggravata, minaccia aggravata, violenza privata e violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, reati commessi ai danni di una connazionale di 26 anni della provincia di Padova.
I fatti sono iniziati attorno alle ore 08:30 a Borgoricco (PD), quando la vittima, a bordo del proprio veicolo mentre stava accompagnando il figlio di 5 anni alla scuola dell'infanzia, è stata raggiunta dall'indagato. Quest'ultimo, sotto la minaccia di un coltello, nonostante fosse destinatario di un recente provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento emesso dall'Autorità Giudiziaria di Treviso per atti persecutori, ha costretto la donna a fermarsi, mettendosi poi alla guida del veicolo e portando con sé il bambino e la madre, immobilizzata con fascette di plastica ai piedi.
Dopo circa mezz'ora, il marito della donna, preoccupato per il mancato rientro a casa della moglie, ha contattato i Carabinieri della Compagnia di Cittadella (PD) tramite l'utenza 112. I militari hanno immediatamente contattato la signora, la quale, evidentemente minacciata dall'uomo, ha fornito risposte evasive all'operatore della Centrale Operativa. Percependo lo stato di apprensione della vittima e comprendendo la gravità della situazione, l'operatore ha diramato tempestivamente le ricerche del veicolo a bordo del quale si trovavano il rapitore, la donna e il bambino. Immediatamente, il personale del Nucleo Investigativo di Padova e della Compagnia di Cittadella ha allertato tutte le pattuglie in servizio e ha iniziato la ricerca del veicolo, che nel frattempo stava raggiungendo il territorio compreso tra le province di Vicenza e Trento.
Grazie a una capillare localizzazione tecnica autorizzata dalla Procura della Repubblica di Padova, che coordinava le ricerche, e con l'ausilio determinante dei numerosi sistemi di rilevazione delle targhe dislocati lungo le arterie stradali, i Carabinieri del Comando Provinciale di Padova, con il supporto dei colleghi dei Comandi Provinciali di Treviso, Vicenza e Trento, sono riusciti a individuare il tragitto del veicolo, sempre condotto dall'uomo che, brandendo il coltello, teneva in ostaggio la donna e il bambino. L'inseguimento si è protratto per quasi un centinaio di chilometri, quando, nella zona di Grigno (TN), l'articolato dispositivo predisposto dall'Arma è riuscito a localizzare il veicolo, che è stato bloccato da un intervento simultaneo realizzato congiuntamente dai militari delle Compagnie di Bassano del Grappa (VI) e di Borgo Valsugana (TN). L'indagato è stato arrestato, mentre la donna e il figlioletto, in forte stato di shock emotivo - ma fortunatamente illesi - sono stati messi in sicurezza.
Condotto presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Borgo Valsugana (TN), al termine delle attività, l'arrestato è stato trasferito alla Casa Circondariale di Trento, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di quel capoluogo. Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e il soggetto indagato deve essere considerato non colpevole fino all'eventuale condanna definitiva.
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