Svolta nelle indagini: trovato DNA sotto le unghie della donna

Gli investigatori stanno esaminando i vestiti, lo smartphone e la bicicletta della donna alla ricerca di una corrispondenza con la traccia lasciata dall'aggressore

Lapiazzaweb Redazione

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09.07.2024 - 14:29

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull'omicidio di Vincenza Saracino, la 50enne trovata assassinata nei giorni scorsi in un casolare di Preganziol, nei pressi di Treviso. Sono state infatti rinvenute delle tracce di DNA sotto le unghie della donna, una prova che la vittima ha tentato di difendersi mentre l'omicida la colpiva con un coltello. Cinque i segni lasciati da una lama, uno dei quali ha tranciato la carotide, causandone la morte. La traccia è considerata estremamente preziosa dagli investigatori che stanno esaminando anche lo smartphone, i vestiti e la bicicletta elettrica della donna alla ricerca di una corrispondenza lasciata dall'aggressore e che a breve potrebbe portare alla risoluzione del caso. Esclusa la cerchia familiare, l'ipotesi è che il colpevole sia qualcuno tra i clienti del sexy shop che la donna gestiva a Preganziol e che lei conosceva bene, tanto da deviare, seppur di poco, dal consueto tragitto verso casa per recarsi all'appuntamento con il suo assassino nei pressi del casolare diroccato di via Maleviste.

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull'omicidio di Vincenza Saracino, la 50enne trovata assassinata nei giorni scorsi in un casolare di Preganziol, nei pressi di Treviso.

Sono state infatti rinvenute delle tracce di DNA sotto le unghie della donna, una prova che la vittima ha tentato di difendersi mentre l'omicida la colpiva con un coltello. Cinque i segni lasciati da una lama, uno dei quali ha tranciato la carotide, causandone la morte. La traccia è considerata estremamente preziosa dagli investigatori che stanno esaminando anche lo smartphone, i vestiti e la bicicletta elettrica della donna alla ricerca di una corrispondenza lasciata dall'aggressore e che a breve potrebbe portare alla risoluzione del caso.

Esclusa la cerchia familiare, l'ipotesi è che il colpevole sia qualcuno tra i clienti del sexy shop che la donna gestiva a Preganziol e che lei conosceva bene, tanto da deviare, seppur di poco, dal consueto tragitto verso casa per recarsi all'appuntamento con il suo assassino nei pressi del casolare diroccato di via Maleviste.