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Misure cautelari anche per vari imprenditori

Terremoto giudiziario, in carcere l'assessore Boraso

Avrebbe condizionato procedimenti amministrativi per avvantaggiare privati

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L'assessore Renato Boraso

La Guardia di Finanza di Venezia, su mandato della Procura lagunare, ha portato a termine un'importante operazione anticorruzione che ha scosso il mondo imprenditoriale locale. Sono infatti stati eseguiti una ventina di provvedimenti cautelari nei confronti di noti imprenditori e figure di spicco, incluso l'assessore ai trasporti della città, Renato Boraso. L'assessore è finito al centro delle indagini con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, accusato di aver sfruttato la sua posizione pubblica per fini personali. Secondo quanto emerso, l'assessore avrebbe utilizzato il suo ruolo istituzionale per favorire gli interessi economici degli imprenditori locali, interferendo con procedimenti amministrativi e appalti pubblici. Sono in corso sequestri preventivi per un milione di Euro.

Le altre persone coinvolte nell'indagine sono Fabrizio Ormenese, imprenditore, anche per lui misura cautelare in carcere,
ai domiciliari invece gli imprenditori Alessandra Bolognin, Direttore Generale di IVE La Immobiliare veneziana, società municipalizzata, Daniele Brichese, Carlotta Gislon, Francesco Gislon, Marco Rossini, Filippo Salis, Matteo Volpato. Misure di interdizione all'esercizio di attività imprenditoriali sono state emesse nei confronti di Gaetano Castellano, Stefano Comelato, Helio Costantini, Sergio Pizzolato, Stefano Pizzolato e Francesco Piccolo.

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