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Recidività
10.08.2024 - 15:15
I due recidivi sono stati protagonisti di un'occupazione abusiva a Mogliano Veneto
La cronaca nera della Marca Trevigiana si arricchisce di un nuovo capitolo che vede protagonisti due giovani tunisini, già noti alle forze dell'ordine per precedenti episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda, che ha avuto inizio la notte del 23 giugno, si è conclusa con un nuovo arresto dei due individui, dopo che erano stati espulsi e portati al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Bari.
La notte del 23 giugno, attorno alle 23.30, a Mogliano è scoppiata una violenta rissa tra Tunisini. La lite, inizialmente scoppiata in una villetta di via dei Mille al civico 2, si è presto trasferita verso il Terraglio, davanti al cantiere dell'ex hotel Meridiana, oggi tristemente noto come bivacco di sbandati. La disputa ha coinvolto cinque o sei tunisini, degenerando in una scena di caos e violenza: spinte, calci, pugni, bastonate, bottiglie rotte, sangue sulla strada e su indumenti abbandonati sul ciglio del Terraglio. L'arrivo delle pattuglie dei carabinieri non ha sedato i tumulti. Anzi, due uomini dell'Arma sono stati aggrediti dai malviventi, rimediando ferite giudicate guaribili rispettivamente in due e tre giorni. La situazione è degenerata al punto che è stato necessario l'uso del taser per immobilizzare i più esagitati. I due tunisini, di 18 e 24 anni, sono stati arrestati e condannati rispettivamente a sei mesi per danneggiamento e otto mesi con sospensione della condizionale per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Cinque giorni dopo l'episodio, le forze dell'ordine hanno effettuato un blitz congiunto per sgomberare la zona. All'interno della casa occupata sono stati sorpresi i due tunisini, entrambi già noti alle forze dell'ordine ed entrambi irregolari. Ricevuto il decreto di espulsione, sono stati allontanati e portati al CPR di Bari in attesa di essere rimpatriati in Tunisia. Tuttavia, il Gip non ha confermato l'obbligo di permanenza al centro per il rimpatrio, permettendo così ai due di tornare nella Marca. Nonostante l'espulsione, i due tunisini si sono resi nuovamente protagonisti di un'occupazione abusiva, venendo arrestati per la seconda volta. Sabato scorso, in tribunale, si è tenuta l'udienza.
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