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118 nel bellunese
15.08.2024 - 19:21
elicottero del Suem 118
Ferragosto, una giornata di festa e relax per molti, si è trasformata in un susseguirsi di emergenze nel Bellunese, dove l'elisoccorso del Suem 118 ha operato senza sosta per soccorrere escursionisti in difficoltà. Ma cosa succede quando un malore colpisce in alta quota e l'elisoccorso diventa l'unica speranza?
INTERVENTI SENZA SOSTA: UNA GIORNATA INTENSA PER L'ELISOCCORSO
La giornata di Ferragosto ha visto numerosi interventi dell'elicottero del Suem 118 di Belluno, impegnato a soccorrere escursionisti colti da malori o incidenti lungo i sentieri delle Prealpi e delle Dolomiti. Alle 10.15 del mattino, l'elicottero è stato chiamato a intervenire sul sentiero che conduce al Vandelli, dove una turista spagnola di 52 anni è stata colta da malore. La donna, che si trovava con un gruppo di connazionali, è stata trasportata a Pieve di Cadore per le cure necessarie.
SOCCORSI COORDINATI: IL RUOLO DELLA CENTRALE OPERATIVA
La gestione delle emergenze in montagna richiede una coordinazione impeccabile tra la centrale operativa del Suem e le squadre di soccorso sul campo. Verso le 13.50, il soccorso alpino di Auronzo è stato allertato per un 29enne bresciano che lamentava un malessere. Una squadra della Guardia di Finanza ha raggiunto il giovane al rifugio Auronzo e lo ha trasportato a Misurina.
INTERVENTI DIVERSIFICATI: DALLA CRISI DI PANICO AL TRAUMA ALLA CAVIGLIA
Non solo malori, ma anche incidenti e crisi di panico hanno richiesto l'intervento dell'elisoccorso. Una squadra di Agordo ha recuperato una 66enne trevigiana colta da malore al rifugio Scarpa, mentre il soccorso alpino della Val Biois è intervenuto sulla strada sterrata che conduce al rifugio Laresei a Falcade per una 74enne di Belluno che aveva riportato un trauma alla caviglia. La donna è stata accompagnata a Passo Valles, da dove ha potuto allontanarsi in autonomia.
CRISI DI PANICO IN ALTA QUOTA: UN INTERVENTO DELICATO
Un altro intervento ha visto protagonista una trentenne di Teolo (Padova), bloccata da una crisi di panico sul Monte Crepon a Chies d'Alpago. L'elicottero Falco 2 ha issato a bordo la donna e i suoi due compagni di escursione, trasportandoli in località San Martino. Dopo la valutazione del medico di bordo, i tre sono stati accompagnati al loro mezzo a Tambre.
MALORI IMPROVVISI: LA PRONTEZZA DELL'ELISOCCORSO
L'ultimo intervento della giornata ha visto l'elicottero Falco 2 dirottato al rifugio Bianchet, dove un 57enne di Torrebelvicino (Vicenza) aveva accusato un forte malore che gli impediva di stare in piedi. L'uomo è stato preso in carico dall'equipe medica e trasportato all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
La rapidità e l'efficacia dell'elisoccorso possono fare la differenza tra la vita e la morte, soprattutto in situazioni dove il tempo è un fattore cruciale. La centrale operativa del Suem, con la sua capacità di coordinare interventi complessi e diversificati, rappresenta un pilastro fondamentale per la sicurezza degli escursionisti.
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