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Un problema sociale

La solitudine degli anziani in Veneto: un'emergenza silenziosa

Quasi 300 mila ultra75enni vivono soli in Veneto, con rischi accentuati durante l'estate e le festività

La solitudine degli anziani in Veneto: un'emergenza silenziosa

Il problema degli anziani soli

La solitudine è una condizione che affligge molti anziani in Veneto. Secondo un'indagine dello SPI CGIL del Veneto, basata su dati ISTAT, quasi 300 mila ultra75enni vivono soli, una situazione che diventa particolarmente critica durante l'estate.

LA SOLITUDINE DEGLI ANZIANI: UN PROBLEMA CRESCENTE
In Veneto, quasi metà degli ultra75enni vive presumibilmente da solo o con l'assistenza di una badante. Questo fenomeno è particolarmente evidente durante l'estate, quando i familiari sono in vacanza, i negozi di vicinato chiudono e i servizi si riducono.

LE DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE
Per molti anziani, compiere attività quotidiane come fare la spesa o recuperare medicinali può risultare molto arduo. La chiusura dei negozi di vicinato e la riduzione dei servizi durante l'estate accentuano ulteriormente queste difficoltà. È per questo che lo SPI CGIL del Veneto ritiene necessario prevedere servizi a domicilio e trasporti dedicati a chi non può muoversi in macchina o con altri mezzi.

LA MINACCIA DELLE TRUFFE
Un'altra problematica che colpisce gli anziani soli è il rischio delle truffe. I truffatori approfittano della vulnerabilità degli anziani per rubare soldi e gioielli, utilizzando metodi come il "finto abbraccio" o il "finto incidente". Il rischio aumenta vertiginosamente con le festività estive, momento in cui gli anziani si trovano indifesi nella loro solitudine, spesso senza nessuno da chiamare per ottenere protezione con i parenti in vacanza. 

I NUMERI DELLA SOLITUDINE
L'indagine dello SPI CGIL del Veneto ha elaborato, provincia per provincia, i numeri degli ultra75enni che vivono potenzialmente soli. La fetta più grande è composta dalle vedove, che sono oltre 240 mila, contro i circa 40 mila vedovi. Gli anziani celibi sono più di 16 mila e 500, mentre le nubili superano quota 22 mila e 700. I divorziati sono circa 5 mila e 200, e le divorziate poco più di 8 mila. Di fatto, un quarto degli ultra75enni maschi è solo, mentre per le donne, che sono più numerose, la percentuale si impenna al 65%.

LE PROVINCE PIÙ COLPITE
A livello provinciale, le percentuali più alte di anziani soli si registrano a Belluno e Rovigo, dove il 67,5% delle ultra75enni e il 28% degli over 75 maschi è celibe/nubile, divorziato o vedovo. Le province di Treviso e Padova, invece, registrano le percentuali meno elevate. Questi dati evidenziano come la solitudine degli anziani sia un problema diffuso e radicato in tutto il Veneto.

LE DICHIARAZIONI DELLA SEGRETARIA GENERALE DEL SINDACATO PENSIONATI DEL VENETO “D’estate - commenta Nicoletta Biancardi, segretaria generale del sindacato dei pensionati del Veneto -, e durante certe festività, come il Natale, per molti nostri anziani l’isolamento e il senso di solitudine aumentano ed è per questo che in questi periodi le amministrazioni comunali devono aumentare la soglia dell’attenzione verso i soggetti più fragili. Per alcuni anziani diventa impossibile andare a fare la spesa, perché il negozio sotto casa è chiuso. Può essere un’impresa anche recuperare i medicinali, per questo riteniamo necessario prevedere servizi a domicilio ma anche trasporti dedicati a chi non può muoversi in macchina o con altri mezzi. Come abbiamo fatto anche negli anni passati – continua Biancardi – stimoliamo una sorveglianza di vicinato, invitando le persone più giovani a relazionarsi con gli anziani soli che abitano nello stesso condominio o nella stessa via. Poi c’è la questione delle truffe, che possono andare dalla firma di un contratto non richiesto al vero e proprio raggiro, come quello del finto abbraccio o del finto incidente, tramite il quale i truffatori rubano soldi e gioielli ai soggetti più indifesi. Queste situazioni sono in netta crescita e colpiscono in particolare gli anziani e le anziane sole in particolare d’estate e durante le festività. Di solitudine, ricordiamoci, si può morire. Ed è terribile sentire dalle cronache dei giornali che alcune persone anziane muoiono sole e dimenticate da tutti, e che ci si accorge del loro decesso solo dopo giorni se non settimane”.




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