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Acqua alta

Ancora acqua alta a Venezia: Piazza San Marco nel disagio

Turisti tra selfie e disagi, esercenti in difficoltà: la marea raggiunge 88 centimetri il 21 agosto

Per il secondo giorno consecutivo, Piazza San Marco a Venezia si è trovata sommersa dall'acqua alta, con la marea che ha raggiunto gli 88 centimetri alle 13:00 di mercoledì 21 agosto. La scena, ormai familiare ai veneziani, ha visto turisti intenti a scattare selfie e a passeggiare nell'acqua, mentre gli esercenti della zona hanno dovuto fare i conti con disagi significativi.

L'APPELLO DEGLI ESERCENTI
Già il giorno precedente, martedì 20 agosto, la marea aveva toccato i 93 centimetri, spingendo gli esercenti di Piazza San Marco a lanciare un appello urgente affinché venissero prese misure adeguate per gestire la situazione e permettere la presenza delle condizioni adeguate per svolgere il loro lavoro e garantire il flusso dei turisti. 

LA MANCANZA DI PASSERELLE E BARRIERE DEL MOSE
Nonostante l'appello, la situazione si è ripetuta il giorno successivo. Il calendario non prevede ancora l'utilizzo delle passerelle, e le barriere del Mose non sono state alzate, poiché la previsione della marea era inferiore ai 100 centimetri. Di fatto, nel momento di picco, l'acqua è rimasta sugli 88 centimetri, ma il problema persiste.

UN PROBLEMA ANNOSO
La questione dell'acqua alta a Venezia è un problema annoso che si ripete a fasi alterne durante l'anno. I lavori per impermeabilizzare Piazza San Marco sono ancora in corso, e fino al loro completamento, la città dovrà continuare a fare i conti con questi disagi. Gli esercenti chiedono interventi più rapidi e efficaci per evitare che le loro attività subiscano danni economici significativi.

TURISTI TRA FASCINO E DISAGI
Per i turisti, d'altro canto, l'acqua alta rappresenta un'attrazione quasi esotica. Passeggiare con i piedi nell'acqua e scattare foto ricordo è diventato un rituale per molti visitatori. Tuttavia, dietro il fascino di questa esperienza, si nascondono però i disagi per chi vive e lavora in città. 

LA NECESSITÀ DI INTERVENTI STRUTTURALI
La situazione attuale mette in evidenza la necessità di interventi strutturali che possano garantire una gestione più efficace dell'acqua alta. Il Mose, il sistema di barriere mobili progettato per proteggere Venezia dalle maree, rappresenta una soluzione, ma non è ancora pienamente operativo. Nel frattempo, gli esercenti portano avanti la richiesta di soluzioni temporanee che possano alleviare i disagi quotidiani.


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