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Arresto per violenza
23.08.2024 - 09:28
Il 22 agosto 2024, una badante romena di cinquant'anni, in preda ai fumi dell'alcol, ha aggredito la sua assistita novantenne, la sorella ottantenne e quattro carabinieri intervenuti per sedare la situazione. L'episodio, avvenuto in città, ha lasciato un segno profondo nella comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle badanti.
L'INIZIO DELL'INCUBO
Tutto ha avuto inizio quando la sorella ottantenne della vittima ha chiamato il nipote, figlio della novantenne, in preda all'agitazione. La donna aveva trovato la sorella in lacrime, con evidenti segni di maltrattamento sul corpo. La badante, che avrebbe dovuto prendersi cura dell'anziana, non solo non le aveva preparato nulla da mangiare, ma l'aveva anche aggredita fisicamente. Gli ematomi sul braccio della novantenne erano la testimonianza di un comportamento violento e inaccettabile.
La situazione è precipitata ulteriormente quando la sorella minore ha chiesto spiegazioni alla badante. La risposta è stata un'aggressione fisica senza motivo. La badante, fuori di sé, ha messo a bollire una pentola d'acqua e l'ha sbattuta con forza sulla tavola, causando schizzi bollenti. L'arrivo del nipote non ha migliorato le cose: anche lui è stato aggredito dalla donna, che si è rifiutata di lasciare la casa. La situazione è diventata insostenibile e si è reso necessario l'intervento dei carabinieri.
L'INTERVENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE
Nemmeno la presenza delle forze dell'ordine ha calmato la badante, che ha aggredito un brigadiere con uno schiaffo e ha spinto violentemente gli altri carabinieri. Portata in caserma per l'identificazione, la donna ha continuato a comportarsi in modo aggressivo, prendendo a calci altri due carabinieri. Il sostituto procuratore Sergio Dini ha deciso per l'arresto della badante per violenza a pubblico ufficiale, ritenendo che ci fossero i presupposti per un'azione "forte".
Il giorno successivo, la donna è comparsa davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e l'ha scarcerata. Il processo è stato rinviato al 12 settembre, su richiesta dell'avvocato difensore Marco Cinetto, che ha chiesto i termini a difesa.
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