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23.08.2024 - 10:26
IL CASO DI TRUFFA ROMANTICA A VICENZA
Nella serata del 21 agosto, i carabinieri di Vicenza hanno portato a termine un'operazione che ha visto l'arresto di un uomo di 31 anni, T.A., nato in Ucraina ma residente in Italia. L'accusa è di truffa aggravata, un reato che negli ultimi anni ha visto un preoccupante aumento a livello nazionale. La vittima, un uomo di origine rumena classe 1987, è stata ingannata per mesi con la tecnica del "romance scam", una delle truffe più dolorose e devastanti dal punto di vista emotivo.
LA DINAMICA DELLA TRUFFA
Tutto è iniziato a febbraio, quando T.A. ha creato un falso profilo social, fingendosi una donna ucraina in difficoltà economiche a causa della situazione socio-politica del suo paese. Attraverso messaggi sempre più intimi e coinvolgenti, è riuscito a instaurare un legame emotivo con la vittima, convincendola a inviargli oltre 10mila euro in varie occasioni tramite pagamenti elettronici. La richiesta di denaro era giustificata dalla necessità di far rientro in Italia. Non contento di quanto già ottenuto, T.A. ha poi deciso di incontrare la vittima di persona, spacciandosi per il fratello della donna. In questi incontri, è riuscito a farsi consegnare ulteriori 8mila euro in contanti. La truffa sembrava destinata a continuare, ma all'ennesimo appuntamento, nei pressi della stazione ferroviaria di Vicenza, la vittima, ormai consapevole dell'inganno grazie al supporto dei familiari e delle forze dell'ordine, ha deciso di sporgere querela.
L'INTERVENTO DEI CARABINIERI
Mercoledì scorso, i carabinieri in borghese si sono presentati all'appuntamento insieme alla vittima. Nel momento in cui T.A. stava per ricevere ulteriori 3000 euro, è scattato l'arresto. Durante l'operazione, è stato denunciato anche un complice, H.S., un ucraino classe 1989, trovato in possesso di una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso, un'arma potenzialmente pericolosa.
IL GIUDIZIO DI CONVALIDA
Dopo l'arresto, T.A. è stato accompagnato presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio di convalida, svoltosi nella mattinata odierna. Il giudice ha convalidato l'arresto e ha imposto all'indagato la misura dell'obbligo di firma giornaliero presso la polizia giudiziaria. Un primo passo verso la giustizia, ma le ferite emotive della vittima richiederanno molto più tempo per guarire.
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