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Mestre, anziano truffato dal tecnico del condizionatore: 1000 euro sottratti con un raggiro

Un pensionato mestrino paga caro un intervento inefficace: l'Adico interviene per chiedere giustizia

Mestre: anziano truffato dal tecnico del condizionatore: 1000 euro sottratti con un raggiro

Un anziano vittima di una truffa a Mestre

L'aria condizionata può riservare sorprese spiacevoli, soprattutto quando la riparazione si trasforma in una truffa. È quanto accaduto a F.S., un pensionato di Mestre di 90 anni, che si è visto sottrarre oltre mille euro per un intervento di manutenzione del condizionatore risultato del tutto inefficace.

Il 5 agosto scorso, dopo aver cercato assistenza su internet, l'anziano ha contattato un tecnico della ditta Multiservice, con sede a Mombaroccio (Pesaro-Urbino), per risolvere un problema a uno degli split del suo appartamento. Tuttavia, l'intervento del tecnico non solo non ha riparato l'apparecchio, ma ha anche "alleggerito" il conto corrente del pensionato di ben 1.134,60 euro.

F.S. racconta dettagliatamente l'accaduto nella denuncia presentata il giorno successivo ai Carabinieri di Favaro. Dopo che il tecnico è arrivato a casa sua alle 15.30, ha rapidamente diagnosticato che l'apparecchio fosse troppo vecchio e necessitasse di una sostituzione. L'anziano ha rifiutato la proposta e, a quel punto, il tecnico ha richiesto alcuni dati e fatto firmare un modulo, senza rilasciarne copia.

Il vero problema è sorto al momento del pagamento. Il tecnico ha richiesto 134,60 euro per l'intervento, e F.S. ha pagato con il bancomat. Poco dopo, però, il tecnico ha dichiarato che la transazione non era andata a buon fine, richiedendo una nuova operazione prima di andarsene. Solo successivamente F.S. si è accorto che la prima transazione era stata in realtà completata e che la seconda aveva comportato un ulteriore esborso di mille euro.

Dopo aver scoperto l'inganno, l'anziano ha contattato i familiari e si è rivolto ai Carabinieri di Favaro per sporgere denuncia. Successivamente si è rivolto all'Adico per ricevere assistenza.

“Siamo di fronte a una situazione tutt’altro che chiara – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico –. Ovviamente ci riserviamo di sentire la controparte, che ha già risposto, ma in termini che non ci sembrano assolutamente coerenti con quanto avvenuto quel giorno. Però sembra tanto che il nostro socio abbia subito un raggiro, ma appunto, attendiamo di capire meglio le circostanze. Purtroppo, però, ancora una volta una persona anziana, fra l’altro sveglia e autonoma, è finita sotto le grinfie di persone quantomeno poco trasparenti. Anche il modulo fatto firmare senza rilasciare una copia ci lascia davvero perplessi. Intanto abbiamo richiesto la restituzione immediata dei mille euro e la consegna di una copia del modulo di cui il nostro socio non conosce il contenuto. E siamo certi che le nostre richieste verranno soddisfatte in tempi brevi vista la delicatezza e la stranezza di quanto accaduto”.

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