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Addio a Umberto Marcato: Il cantante che ha portato il nome di Padova in tutto il mondo

Il celebre interprete di "Ma quando torno a Padova" è scomparso all'età di 94 anni, lasciando un'impronta indelebile nella musica italiana e internazionale

Addio a Umberto Marcato: Il cantante che ha portato il nome di Padova in tutto il mondo

Hai 10 anni, entri all'Euganeo, è la tua prima partita allo stadio e sei felice: in questo solenne momento senti una canzone riecheggiare mentre le sciarpe biancoscudate sventolano; e così, anche se sei piccolo, con quelle parole, inizi a capire cosa vuol dire Padova ed essere padovano: questo e molto altro è stato Umberto Marcato. Dopo una lunga malattia, si è spento l'autore di "Ma quando torno a Padova", uno dei più noti cantanti italiani del XX secolo. Marcato, che aveva 94 anni, è ricordato soprattutto per la sua celebre canzone che è diventata un inno per la città e per la squadra di calcio padovana. La sua carriera si è estesa ben oltre i confini nazionali, raggiungendo un successo straordinario in Scandinavia, dove è stato acclamato come "ambasciatore della musica italiana".

Marcato ha iniziato la sua carriera negli anni '50, esibendosi in diverse orchestre venete prima di conquistare il pubblico internazionale. Negli anni '60, ha ottenuto un enorme successo in Messico e negli Stati Uniti, grazie a brani come “Volare” e “Lazzarella”. Nonostante l’opportunità di stabilirsi negli USA con un importante contratto discografico, Marcato scelse di tornare in Italia per non lasciare la famiglia.

Il suo successo in Scandinavia è esploso nel 1964 con il duetto con la cantante svedese Siw Malmkvist, interpretando il brano “Sole sole sole”. Da quel momento, Marcato è diventato una figura di riferimento nella musica pop italiana in paesi come Svezia, Finlandia e Norvegia. La sua carriera internazionale ha incluso numerosi concerti e apparizioni in televisione, mantenendo un legame forte con il pubblico nordico fino agli anni '90 e oltre.

Rientrato in Italia, Marcato ha continuato a risiedere a Padova, dove ha anche avuto successo con progetti locali. È stato direttore musicale del programma TV per bambini “La Scaletta” e ha inciso canzoni in dialetto veneto, come “Ma quando torno a Padova”, che hanno contribuito a mantenere viva la tradizione musicale padovana.

Negli anni '80, ha fondato l’etichetta Gala Records, collaborando con artisti di fama e portando al Festival di Sanremo del 1990 Ray Charles. Marcato ha anche realizzato concerti in importanti teatri e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla musica. Nel 2016, è stato insignito del "Sigillo della città di Padova" per il suo ruolo di ambasciatore culturale e la sua canzone “Ma quando torno a Padova” è diventata un simbolo di orgoglio cittadino, anche durante la pandemia di Covid-19.

Marcato lascia la moglie Silvana, i figli Dino e Sonia, e il ricordo di un’eredità musicale che ha superato i confini nazionali. I funerali si svolgeranno martedì 27 agosto alle ore 10.30 nella chiesa di San Giovanni Bosco a Padova, in zona Paltana.

Grazie, Umberto Marcato, per aver portato la voce di Padova in tutto il mondo e per aver arricchito la nostra cultura musicale con il tuo talento e la tua passione.

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