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Emergenza lupi

Lupi sull'Altopiano di Asiago

Nonostante i danni alla fauna locale le istituzioni latitano

Lupo

Gli avvistamenti di lupi sull'Altopiano stanno aumentando

La situazione di emergenza nell’Altopiano e nelle zone pedecollinari del Vicentino sta raggiungendo livelli critici. Gli allevatori sono lasciati soli e le istituzioni sembrano incapaci di offrire soluzioni concrete, limitandosi a un gioco di scaricabarile delle responsabilità. L’ultimo episodio di predazione ha avuto luogo la scorsa notte a Marcesina, dove un lupo ha attaccato una vitella nella Malga Mandrielle Nuovo Patrimonio, gestita dall’azienda agricola Vesc Farm di Alberto Vescovi.

“La rabbia e la delusione degli allevatori sono cresciute esponenzialmente,” commenta Coldiretti Vicenza. “Non si vede alcun segnale di miglioramento, solo il timore costante di nuovi attacchi. La sorveglianza dei pascoli non può essere considerata una soluzione efficace; è necessario adottare misure diverse per affrontare il problema.”

Il crescente numero di lupi nel Vicentino e in altre aree del Veneto rappresenta una sfida significativa per le autorità. Nonostante le continue denunce da parte di Coldiretti, non sono state attuate misure concrete per risolvere la crisi. La popolazione di lupi, che negli anni '70 era ridotta a poche centinaia di esemplari, è aumentata considerevolmente grazie a misure di conservazione. Attualmente, si stima che in Italia vivano circa 3300 lupi, distribuiti dalle Alpi all’Aspromonte.

Coldiretti Vicenza propone una revisione della classificazione del lupo, chiedendo di modificare la Convenzione di Berna per passare da specie “rigorosamente protetta” a “protetta”. Questa modifica è considerata necessaria per affrontare l’impatto devastante che i lupi hanno sugli allevamenti, compromettendo la biodiversità e mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole.

“È essenziale avviare un percorso lungo e difficile per riclassificare il lupo,” conclude Coldiretti. “Gli allevatori sono esausti e non permetteremo che questa situazione continui senza interventi concreti.”

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