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Spaccio
26.08.2024 - 10:53
Marghera è diventata il teatro di un dramma quotidiano che sembra non avere fine. Il consumo e lo spaccio di stupefacenti continuano a essere una piaga che affligge il centro cittadino, in particolare l'area attorno alla chiesa di Sant'Antonio. Nonostante le denunce e le richieste di intervento, la situazione rimane invariata, gettando un'ombra oscura su un luogo di culto che dovrebbe essere un rifugio di pace e serenità.
LA DENUNCIA DEL PARROCO
Don Mauro Haglich, parroco della chiesa di Sant'Antonio e vicario foraneo di Marghera, è stato tra i primi a sollevare il problema. Già a gennaio, insieme ad alcuni rappresentanti dei gruppi parrocchiali, aveva scritto al Comune per segnalare la massiccia e invasiva presenza di spacciatori, tossicodipendenti e persone senza fissa dimora attorno alla chiesa e nelle vie adiacent. Tuttavia, a distanza di mesi, nulla sembra essere cambiato. Inoltre, il portico principale della chiesa di Sant'Antonio è stato, per due mesi, il rifugio di una coppia di tossicodipendenti. La loro presenza, oltre a essere problematica, metteva in soggezione molti fedeli.
La lettera inviata al Comune a gennaio non è stata l'unica iniziativa intrapresa da don Mauro e dai suoi collaboratori. Diverse sono state le segnalazioni e le richieste di intervento, ma tutte sembrano essere cadute nel vuoto.
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