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Morte di Davide Rebellin: chiesti cinque anni per l'autista tedesco Wolfgang Rieke

La procura di Vicenza chiede cinque anni per l'autista tedesco che ha travolto e ucciso il ciclista Davide Rebellin

Morte di Davide Rebellin: chiesti cinque anni per l'autista tedesco Wolfgang Rieke

Davide Rebellin

LA TRAGEDIA DI MONTEBELLO VICENTINO
Il 30 novembre 2022, a Montebello Vicentino ha avuto luogo un incidente drammatico. Davide Rebellin, celebre ciclista di Lonigo, è stato travolto e ucciso da un camion guidato da Wolfgang Rieke, un autista tedesco di 64 anni. La dinamica dell'incidente, che ha portato alla morte del campione di ciclismo, è stata oggetto di un'accurata ricostruzione in aula di tribunale, con due versioni contrastanti presentate dalle parti coinvolte.

LE ACCUSE E LA RICHIESTA DELLA PROCURA
Il pubblico ministero Hans Roderich Blattner ha chiesto una pena di cinque anni per Rieke, accusato di omicidio stradale con l'aggravante della fuga. Secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura, Claudio Coral, Rieke avrebbe violato diverse norme del codice della strada. Tra queste, una velocità eccessiva di uscita dalla rotatoria e la mancata attivazione dell'indicatore di direzione a destra. Inoltre, la telecamera installata sul punto cieco del mezzo pesante avrebbe potuto mostrare la presenza di Rebellin, se fosse stata attivata.

LA DIFESA DI RIEKE
Gli avvocati di Rieke, Andrea Nardin ed Enrico Mario Ambrosetti, hanno presentato una versione diversa dei fatti. Il loro consulente tecnico, Nicola Dinon, ha sostenuto che l'autista non avrebbe potuto rendersi conto facilmente della presenza di Rebellin alla sua destra, a causa di una serie di oggetti sul parabrezza che avrebbero potuto confondere l'ostacolo. Inoltre, secondo Dinon, Rebellin avrebbe violato il codice della strada sorpassando a destra le auto ferme nella rotatoria e immettendosi nell'intersezione a una velocità sostenuta di circa 40 chilometri orari. La difesa ha quindi chiesto il riconoscimento del concorso di colpa della vittima, oltre a sottolineare il risarcimento alla famiglia di Rebellin e le attenuanti generiche.

LA FUGA E LE SUE CONSEGUENZE
Un elemento che aggrava la posizione di Rieke è la fuga. Dopo l'incidente, l'autista tedesco è sceso dal camion e ha osservato il corpo esanime di Rebellin per circa 15 minuti, prima di risalire sul mezzo e tornare in Germania. Una volta a Recke, ha sostituito il rimorchio e lavato il camion con un potente detersivo. Questo comportamento ha ulteriormente complicato la sua situazione legale. Nonostante i tentativi dei suoi legali di ottenere un patteggiamento, che avrebbe previsto una pena di 3 anni e 11 mesi, Rieke è stato rinviato a giudizio.

LE CONDIZIONI DI SALUTE DI RIEKE
Il 23 maggio, mentre si trovava in un bar durante un'ora di permesso concessa dai domiciliari, Rieke è stato colpito da un ictus. Attualmente, si trova in una struttura riabilitativa in Germania, vicino alla sua famiglia, e le sue condizioni di salute restano gravi. La difesa ha chiesto la revoca dei domiciliari per permettere a Rieke di ricevere le cure necessarie in patria.

IL VERDETTO ATTESO
La sentenza definitiva è attesa per il prossimo 14 ottobre, quando il collegio presieduto dal giudice Filippo Lagrasta prenderà una decisione. 

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