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Pena commutata
13.09.2024 - 14:54
Immagine di repertorio
Il tribunale della libertà di Venezia ha accolto il ricorso presentato dai legali di Valentina Boscaro, condannata per l'omicidio di Mattia Caruso. La decisione, che annulla l'ordinanza della Corte d'Assise di Padova, ripristina la misura cautelare degli arresti domiciliari per la giovane, con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Dopo l'annullamento della prima sentenzada parte della Cassazione, il tribunale della libertà di Venezia ha accolto il ricorso dei legali della Boscaro, annullando l'ordinanza della Corte d'Assise di Padova. La giovane, presente all'udienza, tornerà quindi a casa nel pomeriggio, dove sarà sottoposta agli arresti domiciliari con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Il caso di Valentina Boscaro è stato sin dall'inizio complesso e controverso. La giovane era stata condannata per l'omicidio del fidanzato Mattia Caruso avvenuto il 25 settembre 2022. Secondo le ricostruzioni, la donna aveva inflitto una coltellata al cuore al partner finché si trovavano in macchina sui Colli Euganei. Dopo averlo accompagnato in ospedale, dove Mattia è spirato a causa di un arresto cardiaco, la donna ha cercato di attribuire la colpa all'ex marito, ma presto è emersa la verità. Restano ancora molte ombre su questa vicenda, con la donna che ha più volte riportato di aver subito violenze fisiche e verbali dall'ex fidanzato, ma ha anche dimostrato di saper raccontare con assoluta convinzione la sua personale versione dei fatti.
La Corte di Cassazione ha avuto un ruolo cruciale in questa vicenda, annullando la prima decisione e aprendo la strada al ricorso dei legali di Valentina Boscaro. La decisione del tribunale della libertà di Venezia di ripristinare gli arresti domiciliari segue quindi una linea coerente con quanto stabilito dalla Cassazione, ma non per questo meno controversa.
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