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Discriminazione e legalità
16.09.2024 - 18:57
Immagine di repertorio
In una scuola superiore di Treviso, un insegnante, identificato come E.S., è stato pesantemente insultato da un alunno che lo ha apostrofato con il termine "finocchio" e altre frasi offensive, alla presenza dell'intera classe e di un collega. La denuncia è stata presentata da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale.
L'insegnante ha deciso di reagire e denunciare l’alunno per oltraggio a pubblico ufficiale. Tuttavia, il caso è stato archiviato dal Tribunale di Treviso, in quanto non esiste una legge specifica contro l'omobitransfobia, mentre in situazioni analoghe di discriminazione razziale o religiosa, la denuncia avrebbe potuto essere accolta e l’alunno condannato.
Marrazzo sottolinea che l’episodio dimostra l'assenza di giustizia per le vittime di omobitransfobia e critica la maggioranza in Parlamento per la sua attenzione alle norme antigender piuttosto che alla lotta contro le discriminazioni. Appella al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, affinché supporti la delibera del Partito Gay LGBT+, che prevede una sanzione di 500 euro per i reati di omobitransfobia, e sollecita una proposta simile in discussione al Comune di Roma.
Il professore E.S. commenta: "Il mio obiettivo è far sapere alla gente quali umiliazioni subiscono ogni giorno tanti insegnanti sul posto di lavoro. Vogliamo creare un deterrente contro tali comportamenti e dimostrare che non tolleriamo abusi."
Marrazzo conclude lanciando una critica alla nuova risoluzione contro il "gender nelle scuole" proposta in Parlamento, esprimendo preoccupazione non solo per l’educazione dei giovani ma anche per la sicurezza degli insegnanti.
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