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Caso Chiara Jaconis

Blitz all'alba nei Quartieri Spagnoli: a un bambino sarebbe caduto l'oggetto che ha ucciso Chiara Jaconis, indagati i genitori

Fiaccolata in memoria di Chiara Jaconis, il padre Gianfranco: «Questa è la gente più bella del mondo». Indagini in corso per omicidio colposo

Chiara Jaconis

La vittima, Chiara Jaconis (foto dal profilo Facebook)

Nella mattinata del 19 settembre, un'operazione congiunta della Squadra Mobile e degli agenti del commissariato ha portato a un blitz nell'appartamento situato in via Santa Teresella, nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Questo luogo è stato identificato come il punto da cui sarebbe caduto il contenitore di incenso che ha tragicamente ucciso Chiara Jaconis.

La Procura di Napoli ha avviato un'indagine per omicidio colposo, con l'obiettivo di chiarire le circostanze che hanno portato alla morte di Chiara. La Procura ha spiegato che l'episodio potrebbe comportare il reato di omicidio colposo, qualora venisse dimostrato che i genitori non hanno impedito al bambino di gettare l'oggetto dalla finestra, poiché equivarrebbe ad aver provocato l'episodio stesso. Durante il blitz, sono stati notificati avvisi di garanzia ai genitori del bambino, che sembra essere il principale sospettato di aver fatto cadere accidentalmente la boccia di profumo.

Ieri sera, una fiaccolata in memoria di Chiara Jaconis ha attraversato le strade dei Quartieri Spagnoli, un evento che ha visto la partecipazione commossa di numerosi cittadini. Il padre di Chiara, Gianfranco Jaconis, ha espresso parole di gratitudine verso la popolazione napoletana: "Questa è la gente più bella del mondo". Anche la sorella di Chiara era presente, visibilmente commossa, e ha ringraziato tutti per il sostegno ricevuto in questo momento di dolore.

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