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22.09.2024 - 15:22
foto di repertorio
Dopo lo sciopero molto partecipato di Uneba, domani, lunedì 23 settembre, sarà il turno della Sanità Privata di fermarsi, in seguito alla proclamazione dello sciopero da parte di Cgil, Cisl e Uil. Il presidio si terrà dalle ore 10 alle ore 12 circa presso Abano Terme, all'esterno della Casa di Cura che, nelle ultime settimane, ha vietato l'affissione delle bandiere fuori dai cancelli. Il contratto collettivo nazionale di lavoro, fermo dal 2018, coinvolge circa 8.500 lavoratori di tutte le strutture aderenti ad Aris (associazioni religiose) e Aiop (associata a Confindustria).
Attualmente, a livello nazionale, non è stata ancora convocata alcuna riunione tra le parti. Si tratta di un sistema ospedaliero convenzionato che accoglie 3118 posti letto sui 17283 totali presenti nella nostra regione. Le strutture più rinomate nella regione si trovano nel veronese, tra cui l'Ospedale Pederzoli a Peschiera del Garda con oltre 400 posti letto, il Sacro Cuore di Negrar, dove operano più di 1800 lavoratori, oltre alla Casa di Cura di Monastier, il Policlinico San Marco, per il quale è stato confermato il passaggio di proprietà al Policlinico Triestino, Villa Salus, IRCSS San Camillo e l'Ospedale Codevilla di Cortina d'Ampezzo.
Aiop e Aris sostengono che debbano essere lo Stato e le Regioni a farsi carico dei costi del rinnovo contrattuale, un'affermazione ritenuta inaccettabile poiché non prevede alcun rischio imprenditoriale da parte dei datori di lavoro. Il rinnovo è atteso da quasi 900 lavoratori che sperano di compensare l'inflazione, cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni.
Questo sciopero rappresenta il primo momento di mobilitazione, cui si prevede ne seguiranno altri, finché la situazione non sarà sbloccata.
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