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Arresto per truffa
25.09.2024 - 08:32
Foto di repertorio
Nella giornata di lunedì 23 settembre, un giovane italiano è stato arrestato dalla squadra mobile della questura di Rovigo, terza sezione, per truffa aggravata ai danni di una coppia di anziani. L'operazione, condotta nell'ambito di un servizio mirato alla prevenzione e al contrasto del diffuso fenomeno delle truffe agli anziani, ha visto l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine, che hanno bloccato il truffatore in flagranza di reato.
Intorno alle ore 14, la sala operativa della questura di Rovigo ha ricevuto una chiamata da due anziani coniugi, entrambi ultraottantenni, che riferivano di essere stati contattati telefonicamente da un sedicente carabiniere. L'uomo sosteneva che il loro figlio fosse stato coinvolto in un grave incidente stradale, nel quale una quattordicenne era rimasta ferita e necessitava di un'operazione chirurgica urgente. Per coprire le spese legali, il figlio avrebbe avuto bisogno di una somma di denaro.
La signora, insospettita, si è affacciata alla finestra e ha notato l'auto del figlio parcheggiata sotto casa. Capendo immediatamente che si trattava di una truffa telefonica, ha deciso di prendere tempo. Alla seconda chiamata del sedicente carabiniere, che cercava di fissare un appuntamento per far ritirare il denaro da un presunto avvocato Fontana, i coniugi hanno contattato il numero di emergenza 113.
Gli agenti della squadra mobile sono giunti rapidamente sul posto. Nel frattempo, la donna ha continuato a mantenere il contatto telefonico con il truffatore, riferendo di avere a disposizione dell'oro in casa. Poco dopo, un incaricato del tribunale si è presentato alla porta per ritirare i monili, che avrebbero dovuto consentire al figlio di essere rilasciato. Il truffatore ha preso il sacchetto contenente circa 300 grammi di oro e ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dagli agenti prontamente intervenuti.
L'uomo è stato arrestato e ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di truffa aggravata. È stato messo a disposizione della procura della Repubblica di Rovigo, che ha richiesto e ottenuto la convalida dell'arresto e la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza del soggetto.
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