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Centinaia di persone per dare l’addio a Jack: il giovane ucciso per sventare uno scippo a Mestre

Una cerimonia toccante a Jesolo per Giacomo Gobbato, il 26enne vittima di un’aggressione che ha scosso la comunità. Le offerte raccolte saranno destinate alle onlus che assistono i migranti

Jesolo piange Giacomo Gobbato

Immagine di repertorio

Jesolo, 30 settembre – Un'immensa folla ha partecipato oggi ai funerali di Giacomo "Jack" Gobbato, il giovane di 26 anni tragicamente ucciso a Mestre mentre cercava di difendere una donna durante un tentativo di rapina. La cerimonia, officiata dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, si è tenuta nella chiesa di San Liberale e Mauro, dove i familiari e molti amici hanno affollato i banchi, mentre altre centinaia di persone attendevano all’esterno.

La bara di Giacomo è stata adornata con un drappo granata decorato con l’immagine di un gabbiano dorato, accompagnata da un giubbotto salvagente arancione a simboleggiare l'impegno delle onlus che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. Le offerte raccolte durante il funerale saranno destinate a queste organizzazioni, a testimonianza della generosità del giovane e della sua volontà di aiutare gli altri.

In un momento di grande emozione, Tommaso, il fratello di Jack, ha preso la parola: "È difficile pensare di dire parole in questa situazione. Non avrei mai immaginato di trovarmi qui a quest'età. Posso solo ringraziare tutti voi per il sostegno in questi giorni terribili. Che Jack viva ancora, che viva la sua memoria e le sue idee."

Durante le esequie, Venezia e Jesolo hanno dichiarato lutto cittadino in segno di rispetto per la vita di un giovane che ha sacrificato tutto per proteggere gli altri. La vicenda di Giacomo ha scosso profondamente la comunità, che continua a esprimere solidarietà e a ricordare il coraggio e l’umanità del giovane.

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