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Caso Vincenza Saracino
01.10.2024 - 08:37
Il 27 settembre le autorità venezuelane hanno arrestato il presunto assassino di Vincenza Saracino, una donna di 50 anni brutalmente uccisa a coltellate il 3 luglio in un casolare abbandonato in via Maleviste, a Canizzano, una frazione di Treviso. L'uomo, un trentaduenne, era fuggito in Venezuela subito dopo il crimine, cercando rifugio nel suo paese d'origine. La cattura segna un punto di svolta in un caso che ha scosso profondamente la comunità locale e ha tenuto con il fiato sospeso l'intera nazione.
La mattina del 3 luglio, Vincenza Saracino è stata trovata senza vita in un casolare dismesso. Le indagini preliminari hanno rivelato che la donna è stata colpita ripetutamente con un'arma da taglio, in un attacco di una violenza inaudita. La scena del crimine, descritta dagli investigatori come macabra, ha subito indirizzato i sospetti verso un delitto passionale. Le forze dell'ordine hanno lavorato incessantemente per raccogliere prove e testimonianze, riuscendo infine a identificare il presunto colpevole.
Dopo aver commesso l'omicidio, il trentaduenne è riuscito a lasciare l'Italia, dirigendosi verso il Venezuela. La sua fuga, tuttavia, non è durata a lungo. Grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e quelle venezuelane, l'uomo è stato localizzato e arrestato il 27 settembre. L'operazione di cattura è stata descritta come rapida e precisa, frutto di un lavoro investigativo meticoloso e di una cooperazione internazionale efficace.
Con l'arresto del presunto killer, l'attenzione si sposta ora sul processo. Le autorità italiane stanno lavorando per ottenere l'estradizione dell'uomo, che dovrà rispondere delle accuse di omicidio davanti alla giustizia italiana.
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